Migranti, Tunisi protesta Stallo Ue su riforma Dublino

ROMA Le sue dichiarazioni «sono state prese fuori contesto» ed è «disposto a rafforzare la cooperazione tra Italia e Tunisia». Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha fatto portare le sue “scuse” dall’ambasciatore Fanara convocato dal ministero degli Esteri tunisino per protesta nei confronti delle parole usate domenica dallo stesso Salvini in un comizio a Pozzallo, dove aveva detto che la Tunisia «esporta spesso galeotti». Immediati il «profondo stupore e la preoccupazione» di Tunisi, ora in parte ricuciti dopo il passo indietro.
Blocchi contrapposti
Intanto è stallo nella trattativa sulle nuove regole d’asilo per l’Ue. Da una parte i paesi del Mediterraneo guidati dall’Italia che denunciano il troppo peso dato al principio della «responsabilità», dall’altra quelli dell’Est contro le quote obbligatorie. Così le speranze di un accordo sulla riforma di Dublino sono nulle alla vigilia della riunione dei ministri dell’Interno dei 28. «Occorre buon senso – ha dichiarato Salvini – quello degli sbarchi e dell’accoglienza di centinaia di migliaia di “non profughi” non può continuare ad essere un problema solo italiano. O l’Europa ci dà una mano, oppure dovremo scegliere altre vie».
METRO