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8:25 pm, 23 Marzo 21 calendario

Nell’economia circolare Italia prima nella Ue

Di: Redazione Metronews
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ROMA L’Italia primeggia nell’economia circolare tra i Paesi Ue. Lo certifica il Rapporto realizzato dal Circular Economy Network insieme ad Enea. «L’Italia è una nazione guida: ricicliamo quasi il doppio del totale dei rifiuti rispetto alla comunità europea, abbiamo un ruolo di leadership in Europa, abbiamo un tasso di circolarità del 30% maggiore al resto d’Europa – ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani – l’economia circolare muove numeri straordinari: più di 210 mila operatori e 70 miliardi di fatturato l’anno».
La sfida del Recovery
Ora la sfida è il Recovery fund «per migliorare le nostre capacità e diventare in un decennio nazione guida a livello mondiale». «Primeggiamo nonostante la burocrazia e norme farraginose – ha sottolineato Maria Cristina Piovesana, vicepresidente di Confindustria per l’Ambiente – servono semplificazione normativa e stimoli fiscali per consentire alle imprese di liberare tutto il potenziale».
Risorse usate bene
Secondo il Rapporto del Cen, nella produzione circolare il nostro Paese ottiene 26 punti, con un distacco di 5 punti dalla Francia. In particolare l’Italia è prima per la produttività delle risorse: ogni kg di risorsa consumata genera 3,3 euro di Pil (contro una media europea di 1,98 euro). Al secondo posto, dietro la Spagna, per quota di energia rinnovabile utilizzata rispetto al consumo totale di energia. Sempre al secondo posto, questa volta dietro la Germania, per il riciclo dei rifiuti urbani (46,9%) e medaglia d’argento anche per il tasso di utilizzo circolare di materia (19,3%) e per l’occupazione nei settori della riparazione, del riutilizzo e del riciclo. Il nostro Paese stenta invece nel numero di brevetti (ultimo posto).
Mobilità condivisa
Un boom si segnala in Italia nella “sharing economy”. Per il noleggio e leasing di apparecchiature per uffici, tra le 5 più grandi economie europee è il nostro Paese ad avere la presenza più numerosa di imprese. In Italia, poi, cresce la “sharing mobility” con un incremento medio dei servizi di mobilità condivisa del 25% tra il 2018 e il 2019; mentre i veicoli a zero emissioni sono passati dai 620 mezzi del 2015 ai 7.000 del 2019. Da segnalare, infine, le oltre 25 mila aziende di riparazione di beni elettronici e di altri beni personali (vestiario, calzature, orologi, gioielli, mobilia, ecc.).
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23 Marzo 2021
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