Mostre Milano
6:15 pm, 25 Maggio 24 calendario

Gli “Oggetti di evasione“ in mostra al Consorzio Vialedeimille

Di: Patrizia Pertuso
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Gli “Oggetti di evasione” evadono di nuovo. Dopo aver partecipato alla Design Week con l’esposizione alla Fabbrica del Vapore, la mostra riapre negli spazi del Consorzio Vialedeimille (viale dei Mille 1) fino al 15 giugno. Il progetto, curato dal periodico dei detenuti e delle detenute del carcere di Bollate, cartebollate, in collaborazione con Naba, Nuova Accademia di Belle Arti, ha un nuovo partner, il Consorzio Vialedeimille.

Gli “Oggetti di evasione” sono costruiti dai detenuti per ritrovare quotidianeità

In mostra, gli oggetti auto costruiti dalle persone detenute, per sopravvivere alle limitazioni del carcere, per organizzare i propri spazi e per ritrovare i propri gesti e la propria quotidianità.

In questa seconda edizione, spazio anche a incontri e laboratori, per raccontare la vita detentiva proprio attraverso questi oggetti.

Al Consorzio Vialedeimille spazio anche a laboratori e incontri

Il 30 maggio, dalle 18, si terrà un incontro-laboratorio dedicato alla cura del corpo. Il 6 giugno, dalle 18, lo sguardo antropologico si confronterà con quello filosofico grazie all’intervento di Ivan Bargna, docente di Antropologia Estetica presso l’università di Milano-Bicocca e di Giacomo Ghidelli, filosofo e scrittore.

Il 13 giugno gli “Oggetti di evasione” serviranno ai loro autori per la serata-pizza

Infine, il 13 giugno, dalle ore 18,  serata-pizza durante la quale un gruppo di detenuti cucinerà per il pubblico, con gli strumenti di cui dispongono in carcere: fornelli da campeggio, ventilatori trasformati in frullatori, mattarelli fatti in casa e, ovviamente, niente coltelli.

I designer-detenuti che hanno esposto gli “Oggetti di evasione”

I designer-detenuti che hanno partecipato al progetto con le loro opere sono: Alessio Ariolfo, Artur Zavtur, Diego Frigerio, Franco Patamia, Gianluca Dercenno, Giuseppe Affinito, Giuseppe Poerio, Luciano Luongo, Maila Conti, Matteo Cagnoni, Matteo Zufrano, Michele Picerno, Natale Corleo, Salvatore Abate, Salvatore Iacono e Umberto Spinelli.

Le loro opere in mostra al Consorzio Vialedeimille

Ciascuno di loro ha realizzato uno o più oggetti che portano la vita quotidiana nel carcere, là dove il loro ingresso è proibito. Ecco allora, in bella mostra, tutto ciò che serve per arredare la cella: si va dal porta scottex (realizzato con cartone, spago, tappi di bottiglia e corda) alla mensola (pacchetti di sigarette incollati tra loro con il Vinavil), dal porta bicchieri (cartone, bottiglie, filo di ferro e, ovviamente, bicchieri di plastica) all’appendino “auto stirante” (un appendino in plastica, due mezze bottiglie di acqua da mezzo litro e spago), dal porta cenere da branda (un flacone di detersivo e una scatoletta di tonno) al cuscinetto anti cervicale (una calza riempita con fagioli e chiusa da uno spago), passando per un ventaglio (stecche in legno fissate a incastro con un manico), un uncinetto (una forchetta di plastica piagata a caldo), una grattugia (scatola di lata bucata sul fondo con una vite), un forno artigianale (due fornelli a gas, una pentola, un coperchio, una scatola di latta e fogli di alluminio) o un mattarello in versione maschile e femminile: nel primo sono state usate rondelle e un tubo di legno; per il secondo, un rotolo di domopak, forchette in plastica e pellicola per alimenti).

Il dono, la scaramanzia e la previsione per il futuro

Spazio anche agli oggetti scaramantici e non solo: diversi porta fortuna (uno dei quali è stato realizzato con un cartoncino bristol, tempera, pennarello e una mandorla sgusciata), una tavola per prevedere il futuro (fatta con cartone, pennarelli, scotch, una tazza e pezzi di plastica) o per consultare il piano astrale (una bobina in plastica, carta,  matita, legno, plastica, poliuretano espanso e colla) sono accanto a quelli che vengono “catalogati” come doni. Fra questi pupazzetti di carta (carta colorata, colla e tempera), braccialetti (un filo di plastica intrecciato chiuso da un fermaglio in plastica) e piccole sculture che prendono corpo grazie a una miscela di sapone, farina, acqua e tempera.

La mostra sarà visitabile negli orari di apertura del Consorzio: dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle ore 19.
PATRIZIA PERTUSO
25 Maggio 2024 ( modificato il 30 Maggio 2024 | 9:09 )
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