Procreazione assistita, il ministero pubblica le linee guida

Procreazione assistita, il ministero pubblica le linee guida. Se c’è stato il consenso alla procreazione medicalmente assistita, questo non può essere revocato. La donna può chiedere l’impianto dell’embrione anche se il partner è morto o se il rapporto è finito. Sono  state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le Linee guida contenenti le indicazioni delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. In G.U. n. 107 del 9 maggio 2024 è stato pubblicato il Decreto 20 marzo 2024 del ministero della Salute. È un aggiornamento delle linee guida del 2015, documento frutto anche del lavoro del tavolo tecnico sulla pma istituito nel 2023.

Procreazione assistita, il ministero pubblica le linee guida

Ai richiedenti – si legge nelle Linee guida – al momento di accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, devono essere esplicitate, con chiarezza e per iscritto, le conseguenze giuridiche di cui all’art. 8 e all’art. 9 della legge n. 40/2004.
Con le medesime modalità deve essere rappresentato che, dopo la fecondazione assistita dell’ovulo, il consenso alla pma non può essere revocato e la donna può richiedere l’impianto dell’embrione anche se il partner sia deceduto (Cass., 15 maggio 2019, n. 13000) ovvero sia cessato il loro rapporto (Corte costituzionale, n. 161/2023).