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4:49 pm, 12 Aprile 24 calendario

Romanatura: “Aree tutelate fondamentali, investire di più”

Di: Redazione Metronews
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“Le aree protette tutelate da RomaNatura sono fondamentali per uno sviluppo armonico della nostra città ed è nostra responsabilità decidere come rendere fruibili le aree naturali protette. Ma molte richiedono l’accompagnamento dei nostri guardaparco e delle associazioni che collaborano con noi: due colonne fondamentali del nostro sistema”.

Lo ha detto il Commissario Straordinario di RomaNatura Marco Visconti presso le Officine Farneto, all’interno della Riserva Naturale di Monte Mario, dove si è tenuto il convegno I Cuori di Roma. “Il Comune è proprietario di alcune aree, come la Riserva di Monte Mario, che è stata recentemente sistemata, altre sono di proprietà della Regione, che ha avviato alcuni progetti: dobbiamo creare, tutti insieme, ulteriori iniziative per garantire che i cittadini comprendano l’importanza di queste aree. Ho consultato i professori Boitani e Blasi, su cosa possiamo fare noi di RomaNatura: questi spazi verdi non vanno considerati come dei semplici giardinetti, e anche foreste e aree boscate devono essere accessibili. Aumentare i finanziamenti per le associazioni e i comitati, veri motori di RomaNatura, sarebbe un passo avanti significativo. Per rendere più fruibili le nostre aree stiamo per lanciare una bella iniziativa dedicata ai bambini, che  per 5 giornate, in 5 nostre aree protette, diventeranno piccoli ranger, facendo un percorso educativo, al termine del quale otterranno un piccolo kit”.

“RomaNatura, sebbene sia attualmente un parco regionale, potrebbe facilmente essere elevato al rango di parco nazionale data la sua importanza e dimensione – spiega Claudio Barbaro Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – e svolge un ruolo fondamentale, come tutte le aree protette, nel preservare la biodiversità e nell’offrire importanti benefici per la comunità. A settembre speriamo di organizzare gli Stati Generali delle Aree Protette, evento che riunirà i portatori di interesse per discutere delle modifiche necessarie, incluso il rinnovamento della Legge 394, ormai obsoleta, per semplificare le procedure. E lancio questa proposta, organizzare qui la riunione degli Stati Generali, in collaborazione con la Regione Lazio. RomaNatura potrebbe essere la sede ideale”.
“Accolgo con piacere l’invito dell’onorevole Barbaro a organizzare a Roma gli Stati Generali delle Aree Protette – replica Giancarlo Righini, Assessore a Bilancio, Programmazione Economica, Agricoltura, parchi e Foreste della Regione Lazio – e rispondendo anche alla richiesta dell’onorevole Visconti, annunciando che tra i prossimi concorsi che la Regione Lazio bandirà, ce ne sarà uno per aumentare il numero dei guardaparco, che rappresentano il motore delle nostre iniziative”.
“Nel contesto di un clima che sta cambiando e con il 70% della popolazione che entro poche decadi vivrà nelle metropoli, che diventeranno la principale fonte di inquinamento e di problemi ambientali – spiega Sabrina Alfonsi, Assessore all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale – ci troviamo costantemente a confrontarci con nuove sfide, in relazione alle questioni ambientali, con il pieno coinvolgimento della cittadinanza. È importante comprendere che un territorio vasto come quello di Roma non può essere considerata come un unico ambiente naturale. Vi sono alberi che, imponendo la loro presenza, possono distruggere piante fondamentali: è necessario intervenire con piani di azione basati su
criteri scientifici. Riguardo all’idea di fare qui gli Stati Generali del Verde, voglio sottolineare il pieno coinvolgimento e sostegno anche da parte del Comune”.
“Le sole aree protette tutelate da RomaNatura hanno un’estensione paragonabile alla città di Bologna – spiega Carlo Blasi, presidente del CIRBISES, Centro Interuniversitario di Ricerca, Biodiversità, Servizi Ecosistemici e Sostenibilità – e la loro importanza è fondamentale anche dal punto di vista sanitario. Il concetto di Pagamento per i Servizi Ecosistemici è cruciale: un ambiente sano fa risparmiare, riducendo le spese sanitarie e le liste d’attesa negli ospedali.
“A Roma si parla più spesso del cinghiale che del lupo perché il lupo non è ancora arrivato a San Pietro, ma è vicino, gira intorno, e forse sta studiando come entrare – spiega Luigi Boitani, professore di zoologia a La Sapienza, considerato il massimo esperto di lupi in Italia – ma non è vero che hanno cambiato comportamento. Lupi e cinghiali sono animali estremamente adattabili, proprio come l’uomo e i ratti: i lupi si trovano dal Polo Nord alle foreste dell’India, fino ai deserti dell’Arabia Saudita, in condizioni climatiche diversissime. Sono molto intelligenti, imparano cose nuove, e del lupo ci fa capire perché ce lo troviamo dietro casa: come accade in buona parte del regno animale, arrivati a una certa età, che in questo caso è intorno ai due anni, i giovani lasciano la famiglia e vanno in dispersione, alla ricerca di nuovi partner e nuovi territori”.

Dai problemi di gestione della fauna terrestre, a quello degli ecosistemi marini, che vicino Roma sono tutelati nella Riserva Marina delle Secche di Tor Paterno, l’unica interamente sommersa d’Italia. Per parlarne è intervenuto Paolo Guidetti, dirigente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. “Gli oceani, se fossero uno stato, farebbero parte del G7, per valore economico. Le aree marine protette sono considerate come soluzioni basate sulla natura (Nature-Based Solutions, NBSs): l’obiettivo della comunità europea è proteggere il 30% dei mari entro il 2030, di cui il 10% con una protezione rigorosa o stretta”.

12 Aprile 2024 ( modificato il 13 Aprile 2024 | 17:01 )
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