Padova
12:47 pm, 2 Febbraio 24 calendario

Giulia Cecchettin dottoressa in ingegneria biomedica. Il papà: “Tu squarcio nelle nostre coscienze”

Di: Redazione Metronews
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Giulia Cecchettin dottoressa in ingegneria biomedica. Il papà: “Hai aperto uno squarcio nelle coscienze”. L’università di Padova rende omaggio a Giulia Cecchettin e consegna alla famiglia la laurea (alla memoria) che la studentessa di Ingegneria biomedica ha conquistata fino in fondo, ma che le è sfuggita di mano per colpa di Filippo Turetta, l’ex fidanzato che l’ha uccisa a soli cinque giorni da quel sogno.

Giulia Cecchettin dottoressa in ingegneria biomedica

Il 16 novembre scorso i fiochi rossi sulla cancellata della villetta a Vigonovo (Venezia) aveva raccontato la speranza di papà Gino, della sorella Elena e del fratello minore di vederla tornare a casa, ora la sedia vuota rende reale il suo omicidio: la 22enne è stata accoltellata più volte e quindi abbandonata vicino al lago di Barcis. Il suo cuore ha messo di battere la sera dell’11 novembre, ma la voce di chi l’amata da allora continua a farsi sentire. Un femminicidio trasformato in simbolo del patriarcato e che il padre della vittima ha chiesto di trasformare in ‘un’opportunità’ “perché ciascuno si faccia un esame di coscienza per migliorare, soprattutto nei riguardi delle donne”. Una ‘rivoluzionè nel linguaggio e non solo.

Nell’aula magna dell’Ateneo, oltre a familiari di Giulia, sono presenti la ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, le autorità tra cui il sindaco di Vigonovo Luca Martello.

Gino Cecchettin: “Tu squarcio nelle nostre coscienze”

Hai provocato uno squarcio nelle nostre coscienze, nella mia per prima. Sarai sempre nel cuore di chi ti ha amato e conosciuto, e sarai sempre nel nostro cuore. Eppure non riesco a essere felice: mi sono chiesto spesso se avesse senso e a cosa potesse servire una cerimonia per la laurea postuma. La risposta viene ancora una volta da Giulia: ha senso per tutto quello che hai fatto per gli altri e ancora stai facendo”. Sono state queste le parole di Gino Cecchettin, intervenendo alla cerimonia. “Mi manchi come l’ossigeno”, ha poi concluso.

Elena: “Sono fiera di te”

Anche Elena Cecchettin ha preso la parola per ricordare la sorella. “Cara Giulia, mia dolce Giulia, tu non sai quanto io sia fiera di te, ti ho sempre ammirato tanto per come eri, carina dolce e sveglia, ti ho sempre visto come un piccolo genietto. Dicevi sempre di non avere memoria, però guarda cosa sei riuscita a fare: sei riuscita ad essere una così brava studentessa in ingegneria, una facoltà che sapevo non essere la più affine al tuo animo romantico, eppure ce l’hai fatta alla grande”, ha dichiarato Elena.

La rettrice: “Giulia era un primo violino ovvero un punto di riferimento”

“Giulia era figlia, una sorella, un’amica preziosa, una ragazza dolce ma decisa nel raggiungere i propri obiettivi. Giulia aveva già chiaro le cose che contano: ha saputo affrontare le difficoltà che la vita ti mette di fronte, ha sostenuto 11 esami dopo la morte della mamma, aveva scritto una tesi brillante, era pronta a questo giorno, uno di quelli che si ricordano”. Lo ha ricordato, parlando della giovane di Vigonovo, la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, introducendo la cerimonia di consegna della laurea alla memoria. “Giulia era un primo violino ovvero un punto di riferimento. Quando noi docenti facciamo lezione individuiamo tra gli studenti un ‘primo violino’, ovvero uno studente che tra tutti può darci un feedback. Giulia era così”, ha continuato la rettric

2 Febbraio 2024
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