Roma
2:57 pm, 13 Gennaio 24 calendario

Freddato con 4 colpi di pistola un 14enne vicino Roma

Di: Redazione Metronews
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Omicidio di un 14enne nel comune di Montecompatri, vicino a Roma. Il minorenne romeno, Alexandru Ivan, è stato colpito da quattro colpi di pistola alle 3 di notte mentre si trovava sulla via Casilina, all’altezza della fermata Pantano della metro C. Le indagini in corso sono state avviate da parte della Compagnia di carabinieri di Frascati. Sul posto, oltre al personale del 118 che non ha potuto far altro che constatare il decesso del giovane dopo numerosi tentativi di rianimazione, si è recato anche il pm di Velletri.

Al vaglio l’ipotesi di una lite per un contenzioso per droga

L’ipotesi degli inquirenti punterebbe su una lite per un contenzioso riguardo questioni di droga. In queste ore sono stati ascoltati dai carabinieri amici e parenti del minore per ricostruire l’ambito nel quale è avvenuto il delitto che sembrerebbe essere quello della microcriminalità.

Da una prima ricostruzione, sembrerebbe che due gruppi si siano prima incontrati in un bar in zona Borghesiana, alla periferia di Roma e poi rivisti nel piazzale della metro Pantano, a Montecompatri.

L’aggressione ripresa dalle telecamere di videosorveglianza

Una parte dell’aggressione ai danni di Alexandru Ivan sarebbe stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza installate dal comune. Le immagini sono al vaglio dei carabinieri della Comando di Frascati che indagano sull’omicidio. La lite che avrebbe preceduto la sparatoria sarebbe scoppiata al bar “Esse” in  via Casilina 2123. Tre persone, secondo il racconto di una dipendente si sarebbero azzuffate davanti alla cassa, dove sarebbero state ritrovate, secondo il racconto della donna, diverse tracce di sangue.

Due dei partecipanti alla lite apparterrebbero ad una nota famiglia di narcotrafficanti Sinti della zona. Nei video si vedrebbero 7 persone, molte delle quali interne al gruppo della vittima. Una di queste sarebbe stata in possesso di una mazza da baseball nascosta dietro la schiena. Non si vedrebbero invece pistole. L’angolo dove sono stati esplosi i colpi non sarebbe invece coperto dalle telecamere.Gli spari, secondo le testimonianze raccolte, sarebbero partiti da un’autovettura in corsa.

Lo zio del 14enne: «E’ stata una trappola»

«E’ stata una trappola – dichiara lo zio di Alexandru Ivan, Ionut -. Prima hanno sparato in aria e poi contro di loro. Hanno sparato parecchi colpi».

«E’ morto senza un motivo. Gli hanno tolto la vita per niente – prosegue Ionut -. Andava a scuola e giocava a calcio. Non stava per strada, non c’entrava niente  con la droga. Mio fratello è il compagno della madre, per lui era come un figlio. Stava con lui stanotte perché voleva andare a dormire da un altro zio».

Lo zio spiega anche che poco prima suo fratello era stato coinvolto in una rissa: «Era andato a prendere da bere al bar e questo lo ha guardato e ha detto, perché mi guardi? Tutte cose così e lì è iniziata una lite, non so com’è andata».

Giovedì vertice in Prefettura richiesto dal sindaco di Montecompatri

Intanto, il sindaco di Montecompatri, Francesco Ferri, ha chiesto e ottenuto un vertice in Prefettura, a Roma, per giovedì prossimo nel quale si parlerà dell’omicidio di Alexandru Ivan.

Le testimonianze dei vicini del 14enne ucciso con 4 colpi di pistola

I vicini di casa descrivono come «una famiglia difficile» il nucleo familiare di Alexandru Ivan. Il 14enne abitava, insieme ai genitori, al piano terra di una palazzina in via Casilina, al confine tra la Capitale e il luogo del delitto. Il papà, secondo quanto raccontato dai vicini di casa, in passato, avrebbe avuto «qualche problema con le forze dell’ordine».

«La sua famiglia vive qui da due anni. Ho saputo che gli hanno sparato quattro volte, non si può morire così, è una cosa allucinante. Lo vedevamo qui ogni tanto. Sempre ciao, ciao, ma niente di più. Da vicini siamo sconvolti»: l’uomo che racconta la sua testimonianza, come tanti altri vicini, sarebbe stato svegliato nel cuore della notte dalle urla di dolore della mamma. Il minorenne viveva a poca distanza dal luogo in cui è stato freddato.

13 Gennaio 2024
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