economia
3:27 pm, 15 Dicembre 23 calendario

Bankitalia taglia la stima Pil 2024 a +0,6%. Inflazione sotto al 2% per il prossimo triennio

Di: Redazione Metronews
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Bankitalia taglia la crescita del 2024 a +0,6% e rialza quella per il 2025 all’1,1%. E’ quanto emerge dalla Nota di aggiornamento delle proiezioni macroeconomiche per l’Italia nel quadriennio 2023-26.

Bankitalia e ilPil2024

In media d’anno il Pil italiano aumenterebbe dello 0,7 per cento nel 2023, dello 0,6 nel 2024 e dell’1,1 nel 2025 e nel 2026. La crescita è rivista al ribasso nel 2024, rispetto alla precedente stima di ottobre (+0,8%), “in linea con i segnali di una più prolungata debolezza congiunturale”, e al rialzo nel 2025 (era all’1% nelle stime di ottobre) “principalmente per effetto delle ipotesi desunte dai mercati finanziari di tassi di interesse lievemente più contenuti lungo l’orizzonte di previsione”, si sottolinea nel documento.

Inflazione sotto al 2% per il prossimo triennio

L’inflazione al consumo sarebbe pari al 6% nella media di quest’anno e diminuirebbe nettamente in seguito, collocandosi in media sotto al 2% per tutto il prossimo triennio: 1,9% nel 2024; 1,8% nel 2025; e 1,7% nel 2026.  “La discesa – si legge – rifletterebbe principalmente il netto ridimensionamento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti intermedi, solo in parte compensato dall’accelerazione delle retribuzioni (previste in aumento di circa il 3,5 per cento all’anno in media nel triennio 2024-26). L’inflazione di fondo si ridurrebbe più lentamente, coerentemente con una trasmissione graduale dei minori costi degli input intermedi ai prezzi finali”. Rispetto alle previsioni pubblicate in ottobre, l’inflazione al consumo è stata rivista al ribasso in tutto il triennio 2023-25 e in misura particolarmente marcata nel 2024, per 0,5 punti percentuali, riflettendo una più rapida discesa dei corsi energetici e un più forte rallentamento della componente di fondo evidenziato dagli ultimi dati.

Occupazione in aumento

L’occupazione, in forte aumento nel 2023, continuerebbe a crescere, sebbene a ritmi pari a circa la metà di quelli del prodotto. Il tasso di disoccupazione scenderebbe lentamente portandosi poco sotto il 7,5 per cento nel 2026.

15 Dicembre 2023
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