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5:03 pm, 24 Novembre 23 calendario

Un viaggio nell’Universo con le Macchine del Tempo al Palaexpo

Di: Lorenzo Grassi
Un viaggio nell’Universo
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Un viaggio nell’Universo dove siamo sempre tutte e tutti perennemente in ritardo, ovunque ci troviamo, perché la luce – per quanto possa correre veloce – arriva sempre dopo. Così per fare nuove scoperte bisogna inseguirla a ritroso in un passato remoto sino ai confini del conosciuto, con occhi potenziati dalla tecnologia, che dal cannocchiale di Galileo Galilei si sono innovati sino agli incredibili super telescopi. Viaggiare nel Cosmo, tra meraviglia e complessità, significa compiere un salto temporale e “Macchine del Tempo” è il titolo della mostra voluta dall’Istituto Nazionale di Astrofisica che può essere visitata sino al 24 marzo 2024 al Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale a Roma.

Un viaggio nell’Universo con la luce

La mostra – promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e da Azienda Speciale Palaexpo, ideata e realizzata da Inaf in collaborazione con Pleiadi – vuole divulgare le nuove frontiere dell’astrofisica e dell’astronomia (su tutte la materia oscura e l’energia oscura), evidenziando in particolare i traguardi raggiunti dalla ricerca italiana. I telescopi, ovvero le “Macchine del Tempo”, oggi volano nello spazio o sono costruiti nei luoghi più remoti del pianeta, come i deserti. Ma si può avvicinare la scienza alla vita quotidiana anche con esempi semplici e spirito ludico, così in mostra ci sono un Sistema Solare ricreato sulla scala della città di Roma e una sala con videogames “stellari” in stile anni Ottanta.

Sperimentazioni e suggestioni

Il tema centrale dell’esposizione è la luce che con la sua velocità non ci permette di vedere il presente bensì il passato. E una luce violetta accompagna il percorso, a dire il vero rendendo un po’ difficoltoso leggere in penombra i testi scritti nei pannelli sulle pareti che, probabilmente, sono anche un po’ troppi seppure accompagnati da immagini spettacolari. Non mancano occasioni di sperimentazione diretta e di realtà immersiva (con visori a tavolino), o curiosità come l’ascolto dei suoni dello spazio (ma la mostra sarà inclusiva per le persone sorde, cieche e ipovedenti) e i video da vedere stando sdraiati. Previsti laboratori didattici e visite guidate ad hoc per le scuole.

Incontri con astronauti e Premi Nobel

Ricco il programma di contorno a base di incontri e “aperitivi” scientifici, che saranno inaugurati giovedì 30 novembre, alle 18.30, dall’astronauta Roberto Vittori con un talk dal titolo: “L’uomo che è stato tre volte nello Spazio”. Tra gli ospiti spicca, mercoledì 6 dicembre, il Premio Nobel per la Fisica Michel Mayor che terrà una conferenza dal titolo: “Altre terre nell’Universo? La ricerca della vita nello Spazio”. Giovedì 8 febbraio 2024 sarà la volta di Marica Branchesi, Gran Sasso Science Institute (GSSI), e Viviana Fafone, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), con una conferenza dal titolo: “Otto anni di onde gravitazionali – l’astronomia multimessagera, da LIGO-VIRGO all’Einstein Telescope”; mentre domenica 11 febbraio 2024 lo spettacolo di La Scienza Coatta e Ludovica Di Donato.

24 Novembre 2023
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