L’invasione israeliana via terra di Gaza rinviata per le condizioni meteo

L’invasione israeliana via terra della Striscia di Gaza da parte dell’esercito di Tel Aviv, «inizialmente prevista per il fine settimana, è stata ritardata di alcuni giorni, almeno in parte a causa delle condizioni meteorologiche che avrebbero reso più difficile ai piloti israeliani e gli operatori di droni fornire alle truppe di terra la copertura aerea» necessaria: lo hanno riferito fonti militari israeliane al New York Times che dà qualche dettaglio della pianificazione dell’operazione. L’esercito ha annunciato che il suo obiettivo ultimo è quello di spazzare via la massima gerarchia politica e militare di Hamas. Le truppe di terra israeliane – scrive il quotidiano – saranno «coperte dall’alto da aerei da guerra, elicotteri da combattimento, droni aerei e artiglieria sparata da terra e dal mare». Si prevede che l’assalto sarà la più grande operazione di terra di Israele da quando ha invaso il Libano nel 2006.

Invasione israeliana ritardata

Israele comunque non ha ancora annunciato formalmente che invaderà Gaza, anche se ha confermato che squadre di elite e ricognizione sono penetrate brevemente venerdì nella Striscia e che le truppe israeliane stavano aumentando la loro «prontezza» per una guerra di terra, anzi «una consistente offensiva su più fronti, via mare, aria e terra». Il timore molto concreto è che decine di migliaia di miliziani armati di Hamas si siano trincerati all’interno delle centinaia di chilometri di tunnel sotterranei e bunker sotto Gaza City. «Per rendere più facile ai suoi soldati l’operato, le regole di ingaggio dell’esercito israeliano sono state allentate» e «le truppe hanno ricevuto un addestramento aggiuntivo negli ultimi giorni» per aiutarli a combattere la guerriglia urbana e cercare di evitare le imboscate di Hamas.