MilanOltre 2023 chiude con tre prime nazionali: Lombardo, Rizzo e Ballone

DANZA MilanOltre 2023 chiude con tre spettacoli in prima nazionale di scena al Teatro Elfo Puccini. Il 14 ottobre in sala Fassbinder (alle 20.30) toccherà all’attesissimo terzo capitolo della trilogia sulla riscrittura di tre opere storiche del repertorio della danza accademica italiana di fine ‘800, ideato da Salvo Lombardo/Chiasma, Sport (nella foto): la coreografia, in prima nazionale, è giocata sulla condizione fisica della “caduta” per riposizionare gli ideali di agonismo e di prestazione nel tentativo di allargare lo sguardo sul concetto stesso di performatività del corpo. In scena, Chiara Ameglio, Jaskaran Anand, Fabritia D’Intino e Daria Greco si esibiranno su  musiche di Iosonouncane, Milva e Wolfgang Amadeus Mozart.

A MilanOltre 2023 debutta Monumentum DA di Cristina Kristal Rizzo

Nel pomeriggio di domenica 15 ottobre (alle 15, alle 17 e alle 19) il debutto del secondo progetto di Cristina Kristal Rizzo, Monumentum DA primo studio. In questa nuova tappa si avvarrà della presenza e dell’interpretazione in scena di Diana Anselmo, attivista e co-founder dell’associazione Al.Di.Qua. Artists e performer sordx bilingue in italiano e LIS (lingua dei segni italiana): un racconto, un movimento da corpo a corpo, che intende amplificare e dare spazio alle possibilità performative intrinseche alla lingua dei segni, lingua viva, corporea, umana, che non parla di margini, ma di nuovi pezzi di orizzonte. Monumentum DA sta come memoria, documento, segno di riconoscimento. Qualcosa che si sofferma e che fermando la progressione continua del flusso produttivo, si sposta nella profondità della memoria, in una sorta di anacronia temporale, creando un doppio sguardo che fa sentire che esistono altri livelli di comunicazione o di linguaggio, la possibilità di vivere oltre il recinto dell’utile.

Gran finale con Lascaux di Stefania Ballone

La serata conclusiva, quella del 15 ottobre, vedrà protagonista in sala Shakespeare, dalle 20.30, il nuovo lavoro di Stefania Ballone, Lascaux, firmato assieme a Giulio Colangelo e al compositore Leone d’Argento alla Biennale Musica Vittorio Montalti: danza, luce e musica elettronica live si fonderanno sapientemente in questo omaggio coreografico al testo di Georges Bataille sulle grotte di Lascaux e sulla nascita dell’arte.Danzeranno con Stefania Ballone anche Margherita Pellerano e Edoardo Brovardi.

La caverna dipinta rappresenta come un miracolo l’apparizione di esseri umani che superano il proprio passato animale, e lo spettacolo vuole rintracciare e ripercorrere il momento inconscio da cui si è generata quella spinta creatrice che ha lasciato traccia nel tempo. Come tanti geroglifici viventi il gesto fa riemergere le immagini raffigurate nella caverna in tutta la loro potenza suggestiva, una straordinaria rivisitazione di un patrimonio di circa seimila immagini di uomini, animali e misteriosi esseri ibridi. La scena si fa allora grotta, reale e immaginata, le dimensioni si dilatano, in apertura e in chiusura, le distanze si accorciano e si allungano verso la platea, come 20 mila anni fa, avvolta dalla luce tremolante delle fiaccole, forse da un’oscurità più necessaria di qualsiasi sguardo umano.

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