Danza Milano
12:42 pm, 30 Novembre 23 calendario

NoGravity con Pellisari rilegge la Divina Commedia

Di: Redazione Metronews
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Fino al 3 dicembre al Teatro Menotti è di scena, in prima nazionale, Divina Commedia Reloaded dall’Inferno al Paradiso, di NoGravity Theatre.

Divina Commedia Reloaded è tratto dal poema dantesco

Liberamente tratto dal poema dantesco, nello spettacolo i danzatori sfidano le leggi gravitazionali in straordinarie immagini che sorgono dal buio. Un’esperienza in cui tutto appare come in sogno, dalla portentosa porta degli inferi, architettura di corpi in mutazione perpetua, alle circonvoluzioni sussultorie dei dannati che si scuotono nell’aria, fino alle leggere e suadenti poesie visive del paradiso, simbolo di bellezza e armonia.

Divina Commedia Reloaded dall’Inferno al Paradiso riunisce in sé sette anni di lavoro di ricerca e tre singoli spettacoli – Inferno, Cantica, Paradiso – ora insieme in un continuum organico, al pari delle tre parti della Commedia dantesca.

La crudeltà dell’Inferno riletta da Pellisari e Porceddu

L’Inferno, nella sua durezza, nella sua crudeltà, nei suoi racconti di dolore ed espiazione, è indagato con un linguaggio puramente corporeo, percorso sciamanico, viaggio iniziatico alla ricerca della consapevolezza liberatoria. Lo spazio di azione dei dannati è uno spazio oscuro, vuoto, costruito architettonicamente dal corpo scultoreo dei danzatori, per il quale Emiliano Pellisari, autore, regista e creatore della NoGravity, è stato definito da una delle voci più importanti del teatro italiano, Vittoria Ottolenghi, “architetto del corpo umano”. Le figure infernali si compongono come d’improvviso, frutto di coreografie originali e misteriose di Mariana Porceddu, coreografa della compagnia dal 2008, davanti agli occhi sorpresi degli spettatori.

La connotazione mistica del Purgatorio

Il mondo del Purgatorio si distingue da quello infernale per la forte connotazione mistica e per la naturalezza della rappresentazione. Il passare dal giorno alla notte scandisce il ritmo del viaggio ultramondano inserendo elementi della vita umana quotidiana, evidenziando l’aspetto psicologico del carattere personale. Questa volta gli oggetti di scena e i costumi, co protagonisti nelle coreografie aeree, parlano dei personaggi, delle loro individualità, del loro ruolo sociale, della loro rappresentazione allegorica o simbolica, delle loro aspirazioni ideali verso l’infinita luce del Paradiso.

Il Paradiso si ispira a Kandinsky, Magritte, Dalì e Mondrian

Ed è proprio in Paradiso che Pellisari raccoglie la sua poliedrica sapienza e con la solida immaginazione di Mariana Porceddu, incarna il complesso universo filosofico e teleologico di Dante nella concretezza visiva dell’arte contemporanea. Kandinsky, Magritte, Dalì, Mondrian sono solo alcuni degli ispiratori di questo sogno di stupefacente bellezza, in cui Pellisari conduce lo spettatore con passo certo nella sofisticata sonorità della musica contemporanea.

La performance totale di Emiliano Pellisari

Ispirato al Teatro delle Meraviglie della scena rinascimentale e barocca italiana e dai linguaggi dell’arte del Novecento, sostenuto dalle attuali risorse tecnologiche, Emiliano Pellisari, autore di questa performance totale, è l’inventore di un’arte coreografica unica, al crocevia tra magia, illusione e circo.

«Nessuno è mai riuscito a categorizzare la nostra arte»

«Per 15 anni – spiega – la critica ha cercato di interpretare gli spettacoli della nostra compagnia. C’è chi ha parlato di acrobazie circensi, chi di teatro magico, chi di danza illusionistica, nessuno è mai riuscito a far rientrare la nostra arte in una categoria precisa. A distanza di 15 anni dalla prima opera, Inferno, vogliamo riproporre e svelare gli studi e le esperienze che hanno portato alla realizzazione della nostra arte. In questa nuova produzione voglio portare alle estreme conseguenze le scelte sceniche e coreografiche che hanno portato alla creazione dello spazio Nogravity».

 

 

 

30 Novembre 2023
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