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5:37 pm, 5 Ottobre 23 calendario

Cannabis light, il Tar sospende il decreto che vietava la vendita per uso orale

Di: Redazione Metronews
Tar sospende il decreto
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Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto del governo del 7 agosto scorso che aveva equiparato i prodotti di Cbd a uso orale, ovvero da ingerire, alle sostanze stupefacenti.

Il provvedimento, che adesso è sospeso fino al 24 ottobre in attesa dell’udienza di merito, inseriva «le composizioni per uso orale a base di cannabidiolo estratti dalla cannabis» nella tabella dei medicinali sezione B del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, stabilendo che potevano essere acquistati solo in farmacia con ricetta. A darne notizia è l’Associazione ICI – Imprenditori Canapa Italia che lo scorso 3 ottobre, assistita dallo studio legale Prestige Legal&Advisory, ha depositato un ricorso al Tar in cui «è stata denunciata l’illegittimità del decreto ministeriale» che ha inserito i composti ad uso orale a base di Cbd nella tabella dei medicinali ‘«senza la previa adozione del parere del Consiglio Superiore di Sanità, richiesto dalla vigente normativa». Il ricorso inoltre contesta, in via generale, «la decisione di ricondurre il cannabidiolo tra le sostanze stupefacenti o psicotrope; decisione – si spiega – che si pone in contrasto con la giurisprudenza comunitaria, che ha escluso che il Cbd possa costituire uno stupefacente ai sensi del diritto europeo e con le posizioni assunte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità».

Tar sospende il decreto

«Era un altro provvedimento illegittimo, sgangherato e scritto con i piedi per seguire le follie ideologiche di Meloni, Salvini e compagnia bella – ha commentato il segretario di +Europa, Riccardo Magi – altra bocciatura da parte della giustizia. Dopo il decreto migranti, oggi è la volta del decreto che vieta la vendita dei prodotti a base di Cbd, bloccato da Tar. E scommetto che tra poco, anche il decreto contro la carne coltivata verrà picconato. Anche solo perchè sono tutte misure che comprimono il principio costituzionale della libertà di iniziativa economica privata senza alcuna ragione concreta di tutela della salute. Attenzione, però: questo non è un complotto dei magistrati, ma è l’approssimazione con cui il governo vara le proprie leggi, che già a una prima lettura fanno acqua da tutte le parti». «La sospensione decisa dal Tar del Lazio ci lascia esterrefatti perchè è scientificamente provato che anche le droghe cosiddette leggere generano dipendenza e procurano danni fisici per l’aumento, negli anni, dei loro principi attivi – ha detto invece il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato – il Governo Meloni non si tirerà indietro e continuerà nel proprio percorso di lotta agli stupefacenti che minano la salute, soprattutto dei nostri giovani. È nostro dovere tutelarli».

«Bocciati i decreti ideologici»

«La decisione del Tar del Lazio che sospende il decreto che imponeva al cannabidiolo di esser trattato come una sostanza stupefacente, mentre mai viene ritenuto tale dalle convenzioni internazionali, ristabilisce il rispetto di posizioni consolidate negli ultimi 50 anni anche grazie a un’ampia letteratura scientifica in materia che il ministro Schillaci non ha voluto tenere in considerazione», ha sottolineato Marco Perduca, dell’Associazione Luca Coscioni, già senatore e presidente del Referendum Cannabis che in poche settimane raccolse quasi un milione di sottoscrizioni. «Ci aspettiamo l’ennesimo attacco ai giudici – sottolinea Perduca – da parte dei membri del Governo più allergici a libertà e scienza, anche se ci auguriamo che la sospensione venga confermata, chiudendo l’argomento. Ne va della salute e del lavoro di migliaia di persone, oltre che della reputazione del processo decisionale che non può avanzare a forza di decreti ideologici».

5 Ottobre 2023
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