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1:13 pm, 3 Ottobre 23 calendario

Anm: “Il Governo mina l’indipendenza della magistratura”

Di: Redazione Metronews
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L’Anm interviene dopo le critiche di Giorgia Meloni sulla sentenza del tribunale di Catania che di fatto ha sconfessato il decreto del governo in tema di migranti. La premier si era definita “basita” scagliandosi apertamente contro la giudice Iolanda Apostolico che non ha convalidato il fermo di quattro profughi ospiti del centro di Pozzallo, con motivazioni che la premier definisce “incredibili”.

La nota dell’Anm

“Le dichiarazioni espresse da esponenti del Governo e della maggioranza parlamentare a commento della non convalida di provvedimenti di trattenimento esprimono una preoccupante visione delle prerogative di verifica di legalità esclusivamente attribuite alla magistratura e ne minano l’indipendenza e l’autonomia”. È quanto si legge in una nota dell’Associazione nazionale magistrati. “Il controllo giurisdizionale sui provvedimenti che limitano la libertà personale è principio costituzionalmente garantito e patrimonio irrinunciabile di uno Stato di diritto”.

“L’esercizio della giurisdizione è compito primario della Magistratura ed è indifferente a qualunque logica di conflitto tra istituzioni – prosegue l’Anm -. La critica ai provvedimenti giudiziari deve potersi muovere nel perimetro del rispetto reciproco delle istituzioni e delle rispettive prerogative, mentre la loro eventuale censura non può che passare attraverso i rimedi approntati dall’ordinamento. Nel riaffermare questi principi, da ritenersi basilari in ogni moderna democrazia liberale, l’Associazione Nazionale Magistrati esprime sostegno alla collega Iolanda Apostolico”.

Il post social della Meloni

Nel post social Meloni si  sofferma sulla sentenza che da un lato dichiara “unilateralmente la Tunisia paese non sicuro, compito che non spetta alla magistratura” e che dall’altro si scaglia “contro i provvedimenti di un governo democraticamente eletto”. Il tutto, sottolinea Meloni, mentre c’è “una pressione migratoria senza precedenti” che l’esecutivo sta cercando di “fronteggiare”.

“Lo facciamo con serietà ad ogni livello”, evidenzia Meloni ricordando le interlocuzioni con gli altri Stati europei e gli accordi con i paesi africani per fermare le partenze. La premier, inoltre, considera “di buon senso” le norme adottate per facilitare le espulsioni di chi non ha diritto ad essere accolto, e avvisa che il governo continuerà a fare “quello che va fatto per difendere la legalità e i confini dello Stato italiano. Senza paura”.

Un lavoro che nel suo complesso, spiega la presidente del Consiglio, può portare a “risultati concreti, con pazienza e determinazione“. “Certo – è il ragionamento – tutto diventa molto più difficile se nel frattempo altri Stati lavorano nella direzione diametralmente opposta, e se perfino un pezzo di Italia fa tutto il possibile per favorire l’immigrazione illegale. E non parlo solo della sinistra ideologizzata e del circuito che ha i propri ricchi interessi nell’accoglienza”. Il riferimento, oltre alla sentenza di Catania, è alla decisione del governo tedesco di finanziare le Ong che operano nell’area mediterranea.

Anm Catania: “Sgomento per parole maggioranza e premier”

“La Giunta dell’Associazione Nazionale Magistrati del Distretto di Catania ha appreso con sgomento del contenuto delle dichiarazioni di recente rilasciate da esponenti della maggioranza di Governo e dal Presidente del Consiglio dei Ministri in relazione ad un provvedimento emesso dalla Sezione Specializzata in materia di immigrazione del Tribunale di Catania”. Così l’Anm Catania in una nota. “Tali dichiarazioni – che, tra le altre, accusano un giudice del suddetto tribunale e la magistratura italiana tutta di essere ‘nemici della sicurezza della […] nazione’, ‘un ostacolo alla difesa dell’ordine pubblico’ e di scagliarsi ‘contro i provvedimenti di un governo democraticamente eletto’ -, al di là della loro conclamata infondatezza, ricorrono a toni scomposti, lontanissimi da quelli che dovrebbero sempre informare una corretta dialettica tra poteri dello Stato”.

“Il fatto che i magistrati siano talora chiamati a pronunciarsi in relazione a vicende che hanno anche un rilievo politico, oltre che più propriamente giuridico, non significa, né potrà mai significare che i provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria non traggano il proprio fondamento esclusivamente da una rigorosa valutazione dei fatti ed applicazione delle norme di diritto: tali sono, nel caso di specie, le valutazioni operate dalla dott.ssa Iolanda Apostolico (giudice della Sezione Specializzata in materia di immigrazione del Tribunale di Catania) in relazione ad un decreto del Questore di Ragusa di trattenimento di un cittadino straniero richiedente asilo”.

“Alla luce di tali considerazioni – prosegue l’Anm Catania -, gli attacchi e le polemiche infondatamente promosse da alcuni esponenti politici ed organi di stampa nei confronti del suddetto giudice sono del tutto gratuite ed irriguardose, oltre che non rispettose delle sfere di attribuzione funzionale e finanche della dignità stessa della persona del magistrato in questione – esposto ad una gogna mediatica (con annessa pubblicazione di fotografie che ritraggono momenti di vita privata della collega) anche unitamente a membri del suo nucleo familiare”.

“La Giunta dell’Associazione Nazionale Magistrati del Distretto di Catania esprime pertanto piena solidarietà e vicinanza alla collega autrice del provvedimento e ricorda che gli atti dell’autorità giudiziaria possono certamente essere criticati e non condivisi, oltre che impugnati nelle opportune sedi; tuttavia, anche la più aspra delle critiche non deve mai trascendere nella delegittimazione personale e professionale dei magistrati che li hanno redatti, né nello strumentale travisamento dei contenuti di quegli stessi provvedimenti o, ancora, in moniti intimidatori verso chiunque – come la collega in questione – eserciti l’attività giurisdizionale attenendosi quotidianamente ai più alti standard legali e deontologici”.

3 Ottobre 2023
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