3:45 pm, 26 Settembre 23 calendario

Caivano: 9 arresti per lo stupro delle bambine, 7 sono minori

Di: Redazione Metronews
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Li hanno riconosciuti in foto. Uno per uno, e per ogni ragazzo hanno indicato il ruolo che ha avuto durante i ripetuti abusi sessuali. Così i ragazzi del branco di Caivano, sette minorenni e due maggiorenni, sono stati individuati e accusati dalle loro vittime, due cuginette di 10 e 12 anni, ora in una comunità protetta e oggi sono stati arrestati.

«Privi di scrupoli con personalità inquietanti, convinti di poter soggiogare le vittime per chissà quanto tempo ancora», con minacce, offese, bastonate e «inculcando loro il senso di colpa, riprendendole con i telefoni cellulari e dicendo di passarli ai loro genitori». Lo scrive, riferendosi al branco che nel Parco verde di Caivano ha abusato per mesi delle due bambine, il gip del tribunale dei minori di Napoli Umberto Lucarelli nell’ordinanza. Il gip ha firmato 7 delle 9 misure cautelari che hanno chiuso il cerchio attorno ai responsabili dello stupro di gruppo. Dei 9 indagati, il gip distrettuale presso il Tribunale per i Minorenni ha emesso ordinanza di custodia cautelare per i sette minori, applicando per sei di essi la misura della custodia cautelare presso Istituto Penale Minorile e per uno di loro il collocamento in comunità. Il gip di Napoli Nord ha emesso invece un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due maggiorenni del gruppo, applicando la misura della custodia cautelare in carcere. Tre  ragazzi minori hanno 14 anni, uno 15 e due 16 anni. Un settimo indagato ha compiuto 18 anni dopo i fatti contestati. 

Il branco di Caivano

Le violenze erano state denunciate solo a luglio scorso, perché il fratello di una delle ragazzine aveva avuto dei sospetti. Un fatto sconvolgente, che ha prodotto una mobilitazione del Governo e un decreto per il contrasto delle baby gang. Le indagini rapide, affidate ai carabinieri dal tribunale dei minorenni di Napoli, che intanto aveva disposto l’allontanamento da casa delle vittime, hanno svelato uno scenario agghiacciante. Violenze di gruppo, ripetute, sulle due cuginette. Teatro degli abusi, un centro sportivo abbandonato, il Delphina [nella foto Lapresse], all’interno del Parco verde di Caivano, la più grande piazza di spaccio di Europa, uno dei luoghi più degradati dell’hinterland di Napoli, nel quale si erano già consumati in una palazzina popolare dall’intonaco verde screpolato l’omicidio del piccolo Antonio Giglio, finito giù da una finestra a quattro anni, e il dramma di Fortuna Loffredo, sei anni, violentata per mesi e poi gettata dal terrazzo dell’ottavo piano.

I racconti delle vittime

I racconti delle due vittime dello stupro di gruppo, assistite dagli psicologi, e un’indagine capillare hanno portato i militari dell’Arma a individuare il branco, con un primo fermo che ha riguardato un diciannovenne, e indagini forensi su i cellulari di otto minorenni; e poi le misure cautelari di questa mattina, due distinte, una del tribunale dei Minori di Napoli e l’altra dal tribunale di Napoli nord.  Uno dei due maggiorenni aveva già un precedente per un tentato stupro ai danni di un’altra ragazzina. «Sono fatti gravi e reiterati – scrive il magistrato del tribunale dei minori- commessi con brutale approfittamento di vittime deboli e in tenera età e con modalità subdole ai limiti della crudeltà». E ancora, i nove indagati hanno dimostrato inoltre «la totale mancanza di pietà, la mortificazione imposta alla vittima da parte di uno dei ragazzi, quando ha trasmesso in diretta social, attraverso una videochiamata, uno dei rapporti sessuali subiti da una delle cuginette, mentre gli spettatori ridevano».

La soffiata che ha svelato le violenze

A dare il via alle indagini un messaggio su Instagram al fratello di una delle due bambine: «Attento, apri gli occhi con tua sorella perché ha dei video sporchi con dei ragazzi, io sono tuo amico e te lo dico». Il ragazzo, anche lui minorenne, ha avvisato il padre che ha parlato con la bimba di 12 anni, che ha confermato tra le lacrime quello che le stava accadendo da due mesi. Tra i retroscena più agghiaccianti il fatto che tra i ragazzi arrestati  c’è anche il cosiddetto “fidanzatino” di una delle vittime. E’ minorenne e ha costretto la bambina a subire rapporti sessuali sotto la minaccia di un bastone.

«Bene l’impegno e una prima risposta della magistratura alla denuncia delle vittime- dicono in una nota congiunta gli avvocati Angelo Pisani e Antonella Esposito, legali rispettivamente della madre e dei familiari di una delle bambine abusate-ora chiediamo di tutelare e salvare le loro famiglie e soprattutto la madre dei bambini già messi in sicurezza, vittime tutti di questo sistema infernale e criminale delle periferie dove ora le luci non vanno più spente e bisogna curare e ricongiungere al più presto bambini e genitori in un ambiente sano, lontano da Caivano, e prevenire altri orrori per tutelare tutti i bambini».

 

26 Settembre 2023
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