caro benzina
12:02 pm, 29 Luglio 23 calendario

Benzina fuori controllo sulle vacanze: in autostrada sfondati 2,5 euro al litro. “Meloni, dov’è il taglio delle accise?”

Di: Redazione Metronews
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Sulla A4 Venezia-Trieste la benzina, in base alle rilevazioni eseguite sui prezzi indicati dai gestori tra il 27 e il 28 luglio scorsi, ha raggiunto il picco di 2,553 euro al litro per il servito, mentre il gasolio tocca i 2,4 euro/litro, spiega Assoutenti . Sulla A21 Torino-Piacenza, un litro di benzina viene venduto a 2,549 euro, 2,334 il gasolio. Supera la soglia dei 2,5 euro anche la A14 Bologna-Bari-Taranto, con 2,529 euro al litro la verde, 2,399 il diesel.

Prezzi alti anche sulle isole minori: in base alle ultime rilevazioni disponibili (27 o 28 luglio) ad Anacapri la benzina (in modalità servito) costa 2,259 euro/litro, a Ponza 2,239 euro, a Ischia 2,204 euro, a Lampedusa 2,329 euro. Listini esorbitanti anche sulla rete urbana ed extraurbana di numerose regioni: sulla Via Provinciale di Arpaise (Bn) un litro di verde (servito) costa 2,552 euro, il gasolio addirittura 2,619 euro. In Calabria a Serra San Bruno (Vv) benzina a 2,499 euro, diesel 2,359 euro. A Lucca 2,487 euro al litro la verde, 2,554 euro il gasolio.

“Analizzando l’andamento dei carburanti alla pompa si scopre che in soli due mesi, da maggio ad oggi, la benzina ha registrato un rincaro medio del 4,9%, il gasolio del 5,6%“. E’ la denuncia che arriva dal presidente di Assoutenti, Furio Truzzi. “Un pieno di benzina, al distributore più caro rilevato dalla nostra indagine, arriva a costare 127 euro”, evidenzia. “L’andamento del petrolio potrebbe senza dubbio influire sugli aumenti registrati nell’ultimo periodo, ma la velocità a cui crescono i listini, e soprattutto la concomitanza con il periodo delle partenze estive, ci fa temere – rimarca Truzzi – che ci siano altre motivazioni che alimentano tali rincari. Per questo chiediamo al Governo di ricorrere a Mister Prezzi e alla Commissione di allerta rapida per monitorare con attenzione l’andamento dei prezzi di benzina e gasolio e svelare cosa avviene nella formazione dei listini durante tutta la filiera, dall’estrazione alla vendita presso i distributori”.

I gestori: “Prezzi fuori controllo in autostrada”

“In autostrada il prezzo del carburante è fuori controllo, e noi lo diciamo da tanti anni. Stiamo sollecitando da anni, non solo questo governo ma anche i precedenti, a mettere mano a un decreto interministeriale che ormai è stato anche abbondantemente superato dai tempi”. Lo dichiara Alessandro Zavalloni, segretario nazionale di Fegica (Federazione Italiana Gestori Carburanti e Affini), commentando la notizia secondo cui in molte tratte autostradali il prezzo della benzina servita ha sfondato quota 2,5 euro per litro.

“Da quando è stata privatizzata l’autostrada questa cosa è andata progressivamente fuori controllo”, afferma Zavalloni. “I concessionari hanno messo a reddito le loro concessioni non solo con i pedaggi, ma anche con le pompe di benzina e con la ristorazione concesse agli affidatari del servizio. Si può dire che gli utenti pagano due volte, senza saperlo, perché oltre al pedaggio, una parte del costo della benzina, o di un panino o di un caffè, finisce nelle tasche dei concessionari. Bisognerebbe quindi regolare in maniera rigida il sistema con cui si mettono a gara le autostrade, dai carburanti alla ristorazione, in modo da garantire la qualità e un costo equo. Il punto è che il controllo che, istituzionalmente, spetta al ministero dei Trasporti, è progressivamente venuto meno negli anni”.
A incidere è anche, naturalmente “il rincaro dei costi energetici che ha toccato la materia prima e quindi anche il prodotto finito a causa delle fibrillazioni internazionali”, precisa Zavalloni, per il quale ”ora che c’è l’attenzione su questa cosa, anche sui giornali, e si denuncia, esce fuori il discorso dei prezzi in autostrada, ma è solo la punta dell’iceberg. Perché in realtà i prezzi sono aumentati sia sulla rete stradale sia su quella autostradale, sia sul self sia sul servito. Ma il problema dei prezzi in autostrada, lo ripeto, c’era già prima”.

Giorgia Meloni

“Manca il taglio delle accise, la Meloni dov’è?”

«I rincari record che si sono registrati negli ultimi tempi sui prezzi dei carburanti sono ingiustificabili. Tanto più gravi in quanto l’energia è invece in calo. Come per i biglietti aerei, il governo è stato carente sul fronte dei controlli, e la mancata conferma del taglio delle accise oggi si dimostra una scelta miope, come avevamo a suo tempo denunciato. La Meloni che nei video annunciava fantasmagoriche riduzioni delle tasse e il taglio alle accise, ora dov’è?». Lo dice la senatrice del Gruppo Azione-Italia Viva e coordinatrice nazionale di Italia Viva Raffaella Paita. «Rilanciamo la nostra proposta, di utilizzare parte del tesoretto derivante dai risparmi sui costi dell’energia nel 2023 per ridurre i prezzi alla pompa, in questo momento ancora più urgente. Il governo intervenga facendola sua, e poi rafforzi finalmente i controlli per evitare abusi e speculazioni», conclude Paita.

29 Luglio 2023
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