caro benzina
4:40 pm, 5 Settembre 23 calendario

Petrolio in volo oltre 90 dollari al barile per il taglio Opec. I consumatori: “Il Governo tolga le accise per tutti”

Di: Redazione Metronews
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L’Opec taglia, il petrolio vola e presto la benzina tornerà alle stelle.

I prezzi del petrolio salgono infatti molto dopo che l’Arabia Saudita e la Russia hanno annunciato la decisione di prorogare i rispettivi tagli alla produzione fino a fine anno. In particolare il Brent supera i 90 dollari al barile, ai massimi dallo scorso novembre, per poi ripiegare a 89,63. Il Wti viaggia a 86,59 dollari al barile.

Il taglio alla produzione del petrolio

Nel dettaglio l’Arabia Saudita continuerà a tagliare la sua produzione di petrolio di un milione di barili al giorno (bpd) per «altri tre mesi», da ottobre a dicembre 2023, mantenendo la sua strategia volta a sostenere i prezzi del greggio, ha affermato il ministero dell’Energia.
I tagli da parte del principale esportatore di greggio al mondo sono stati annunciati a giugno in seguito a una riunione dell’Opec+ e sono entrati in vigore per la prima volta a luglio. L’Opec+ riunisce i membri dell’Organizzazione dei Paesi produttori di petrolio, guidati dall’Arabia Saudita, e gli Stati alleati, tra cui la Russia.

«La produzione del Regno per ottobre, novembre e dicembre sarà di circa nove milioni di bpd», ha dichiarato il ministero in una nota. Secondo il ministero, questa strategia sarà «rivista su base mensile con l’obiettivo di ridurre o aumentare ulteriormente la produzione». Questa politica è volta a «sostenere la stabilità e l’equilibrio dei mercati petroliferi», ha aggiunto. Riyadh aveva annunciato una proroga per settembre, avvertendo che avrebbe potuto essere «rafforzata» anche oltre.
L’annuncio di oggi arriva lo stesso giorno di quello della Russia, che ha dichiarato di voler mantenere la riduzione di 300.000 bpd delle sue esportazioni di petrolio fino alla fine dell’anno. Questa misura «mira a rafforzare le misure precauzionali adottate dai Paesi Opec per mantenere la stabilità e l’equilibrio dei mercati petroliferi», ha dichiarato il vice primo ministro russo Alexander Novak, responsabile dell’energia, sull’account Telegram del governo russo.
Il taglio unilaterale della produzione da parte dell’Arabia Saudita segue la decisione di aprile di diversi membri dell’Opec+ di ridurre la produzione di oltre un milione di barili al giorno, che ha brevemente sostenuto i prezzi ma non ha portato a una ripresa duratura. I prezzi del greggio sono risaliti a luglio, il primo mese in cui è entrata in vigore la riduzione saudita, superando la soglia degli 80 dollari al barile, il livello di cui il Regno ha bisogno per pareggiare il bilancio, secondo gli analisti.

Giorgia Meloni

Benzina e diesel, la grana accise per il Governo

Il petrolio in rally presto diventerà una nuova grana economica per consumatori e governo.

Con il Brent a 90 dollari al barile, le quotazioni dei prodotti raffinati aumentano ancora per il diesel e sono stabili per la benzina. I prezzi medi dei carburanti alla pompa sono invariati rispetto a ieri (benzina self verso 1,96 euro/litro, diesel sopra 1,86 euro/litro) ma sui listini dei prezzi consigliati si registrano nuovi movimenti al rialzo. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e diesel. Per Tamoil un rialzo di un centesimo al litro sul Gpl.

“Si conferma il caro-rientro dalle ferie estive denunciato da Assoutenti, con i carburanti che nell’ultima settimana hanno registrato nuovi rialzi”, afferma l’associazione, commentando i dati settimanali forniti oggi dal Mase. La benzina raggiunge nell’ultima settimana 1,954 euro al litro, il gasolio 1,855 euro, con un incremento in appena tre mesi del +8,1% per la verde e addirittura del +12,4% per il diesel, rileva Assoutenti, che evidenzia come rispetto a maggio un pieno di benzina costi oggi agli automobilisti 7,4 euro in più (+177,6 euro all’anno a famiglia ipotizzando due pieni al mese), mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa raggiunge quota 10,3 euro (+247,2 euro all’anno a famiglia). “La stangata sul rientro degli italiani dalle vacanze estive da noi denunciata trova piena conferma nei dati forniti oggi dal Mase”, afferma il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.

“Di certo la possibilità di un bonus benzina per i nuclei meno abbienti, provvedimento che sarebbe allo studio dell’esecutivo, non appare la soluzione al problema. Infatti i listini dei carburanti devono scendere per tutti, in particolare per il trasporto merci, in considerazione degli effetti disastrosi dei rialzi alla pompa sui prezzi dei prodotti trasportati, a partire dagli alimentari che stanno già subendo le conseguenze del caro-benzina”. “E’ per questo, conclude Truzzi, “che il governo deve tagliare da subito le accise in modo da alleggerire i costi dei rifornimenti e calmierare la crescita dei listini al dettaglio”.

5 Settembre 2023
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