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11:32 am, 10 Luglio 23 calendario

Il caso Facci in Vigilanza Rai. Floridia: “Mi aspetto posizione rigorosa da azienda”

Di: Redazione Metronews
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“Sulle parole del giornalista Filippo Facci e sulla presenza di una sua trasmissione nei palinsesti Rai della prossima stagione molto è stato detto e scritto nella giornata di ieri. Da presidente della commissione di vigilanza, pur nel rispetto del ruolo di ciascuno, credo che una considerazione vada fatta“. Lo ha detto la presidente della commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia.

La vigilanza su Facci

“Ci apprestiamo a lavorare sul nuovo contratto di servizio: sarebbe inutile, contraddittorio e soprattutto svilente parlare di inclusione, pari opportunità, lotta alla violenza di genere e al sessismo, se poi tutto questo possa anche solo correre il rischio di essere smentito nei fatti. Il rispetto di determinati principi e valori è alla base della convivenza civile e del concetto stesso di servizio pubblico. Al netto dell’attenzione che la commissione di vigilanza dedicherà a questo caso, mi aspetto una presa di posizione seria e rigorosa da parte dell’azienda“.

“Chiediamo alla Dirigenza Rai, alla luce delle dichiarazioni sessiste e discriminatorie a mezzo stampa del giornalista Filippo Facci, se ritenga ancora opportuno affidare una trasmissione televisiva al giornalista in questione, il cui comportamento è in aperta violazione e negazione delle responsabilità e dei compiti propri del servizio pubblico radiotelevisivo. Chiediamo inoltre se non sia opportuno interrompere ogni forma contrattuale e di collaborazione con Facci”,  chiedono i parlamentari del Pd Graziano, Bakkali, Furlan, Nicita, Peluffo, Stumpo, Verducci della commissione di Vigilanza sulla Rai in una interrogazione all’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio.
“Il caso di cronaca che vede coinvolto il figlio del Presidente del Senato La Russa – proseguono i parlamentari del Pd – per presunta violenza sessuale ai danni di una ragazza ha suscitato oggettivo sconcerto proprio per le argomentazioni utilizzate dal giornalista a difesa del ragazzo; frasi e argomentazioni discriminatorie nei confronti di una ragazza, già presunta vittima di stupro. Ancor più grave è che lo spazio dedicato al giornalista sarebbe la striscia quotidiana di 5 minuti prima del Tg2 delle ore 13”, spiegano.
“Il profilo del giornalista non è nuovo ad azioni e considerazioni che vanno ben oltre la provocazione intellettuale e che lo rendono non compatibile con il servizio pubblico, per questo chiediamo un intervento urgente della dirigenza Rai”, concludono i parlamentari dem.

Il giornalista: “Non riscriverei quella frase”

«Riscriverei quella frase? No, perchè conta un fatto solo: che la frase non ha portato niente di buono, ho fornito ingenuamente un pretesto a chi non cercava altro, e più in generale ho fatto malintendere un intero articolo. La professionalità innanzitutto, l’orgoglio personale poi». Filippo Facci, sempre su Libero, torna sulla polemica scatenata ieri da un passaggio – «una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa» – del suo articolo sul caso scoppiato a Milano. «Il mio articolo è lì da leggere, chi mi deve impiccare almeno prima lo legga», osserva ancora Facci precisando anche, quanto a chi contesta l’opportunità di una sua trasmissione in Rai, che si tratta ad oggi di una «proposta di collaborazione per ora neppure formalizzata». «Detto questo, la mia sconfitta professionale consiste tipicamente nell’illudersi che i più ti leggano per intero prima di esprimersi, che magari conoscano i tuoi trascorsi, addirittura i tuoi libri, che abbiano cognizione di causa prima di attribuirti odiosi reati: l’illusione, insomma, che non ti trasformeranno in carne da cannone per alimentare le polemiche politiche di cui ti ritrovi a essere lo strumento del giorno, da trascurabile – annota ancora – vittima secondaria».

10 Luglio 2023
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