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4:11 pm, 19 Giugno 23 calendario

Temperature oltre i 40 gradi e un’estate torrida in arrivo

Di: Redazione Metronews
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Da oggi le temperature sono in salita e in particolare in Sardegna e in Sicilia mercoledì 21 e giovedì 22 giugno si prevedono punte di oltre 40 gradi centigradi. In generale sarà una settimana di grande caldo quella che che inizia in Italia per effetto del promontorio anticiclonico presente sul Mediterraneo centrale. Secondo gli esperti del Centro Meteo Italiano, nei prossimi giorni aria calda di matrice africana investirà la penisola facendo salire drasticamente le temperature che tra mercoledì e giovedì faranno segnare anomalie positive nell’ordine di 8-10 gradi, specie nelle zone interne del Centro-Sud. Una prima, vera ondata di afa destinata però ad esaurirsi intorno all’ultimo week-end di giugno quando una saccatura dovrebbe portare temporali sparsi e calo termico.

Temperature a livelli altissimi

Dopo un maggio piovoso e con temperature addirittura sotto la media, e una prima metà di giugno variabile, l’arrivo dell’estate porta il primo vero caldo torrido dell’anno. Da mercoledì 21, proprio il giorno del solstizio, l’anticiclone africano carico di aria torrida del Sahara avvolgerà l’intera penisola. Tanto che il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute avverte che dopodomani in 15 città scatterà il “bollino giallo”, ossia una pre-allerta per condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore. Questo livello non richiede azioni immediate, ma indica che nei giorni successivi è probabile che possano verificarsi condizioni a rischio per la salute. Le città a rischio, secondo il bollettino, sono Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste e Verona. A cui si aggiunge Campobasso, prima città da bollino arancione, ossia con «condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili».

Invasione di zecche e zanzare

Se oggi e domani, insomma, farà caldo sì ma accettabile, almeno sul piano dei rischi per la salute, da mercoledì si fa sul serio: a Roma saranno 33 i gradi percepiti, a Latina 35, a Bari 32, a Firenze 34. Ma soprattutto saliranno le temperature di notte (anche oltre 25 gradi), insieme all’umidità: sono le condizioni combinate che portano, appunto, all’ondata di calore, e alla corsa ai condizionatori e al refrigerio notturno e non solo. Ma le cattive notizie non sono finite: l’ondata di caldo in arrivo nel nostro Paese associata alle forti piogge dei giorni scorsi rappresenta un fattore di rischio per la salute umana anche per il determinarsi di condizioni che favoriscono l’invasione sul territorio di insetti quali zecche e zanzare. L’allarme arriva dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che invita la popolazione ad assumere comportamenti corretti per tutelare la propria salute. «Il repentino innalzamento delle temperature in tutta Italia giunge dopo giorni di intense piogge che hanno fatto crescere e sviluppare a ritmo molto veloce la vegetazione anche nelle aree urbane – spiega il presidente Alessandro Miani – si sono così create le condizioni ottimali per il proliferare di insetti quali zecche, cavallette e zanzare tigri, che trovano il loro habitat naturale sia nella parte terminale della vegetazione, come le fronde di alberi e piante che scendono verso il basso, sia nell’erba incolta».

Clima in Europa già ai limiti

Già il 2022 è stato caratterizzato da caldo estremo, siccità e incendi. Le temperature della superficie del mare intorno all’Europa hanno raggiunto nuovi massimi, accompagnate da ondate di caldo marino. Lo scioglimento dei ghiacciai è stato senza precedenti. Sono i dati contenuti nel rapporto sullo stato del clima in Europa 2022, il secondo di una serie annuale, che è stato prodotto congiuntamente dall’Organizzazione meteorologica mondiale e dal Servizio sui cambiamenti climatici Copernicus dell’Unione europea che è stato pubblicato in concomitanza con la 6a Conferenza europea sull’adattamento ai cambiamenti climatici a Dublino, in Irlanda. Il rapporto mostra come l’Europa si sia riscaldata il doppio rispetto alla media globale dagli anni ’80, con impatti di vasta portata sul tessuto socio-economico e sugli ecosistemi della regione. Nel 2022, la temperatura in Europa è stata di circa 2,3 C sopra la media preindustriale (1850-1900) utilizzata come riferimento per l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. In segno di speranza per il futuro, per la prima volta l’anno scorso l’energia rinnovabile ha generato più elettricità del gas fossile inquinante.

Aumento della mortalità

«Lo stress da caldo da record che gli europei hanno vissuto nel 2022 è stato uno dei principali fattori di mortalità in eccesso legati alle condizioni meteorologiche in Europa. Sfortunatamente, questo non può essere considerato un evento una tantum o una stranezza del clima. La nostra attuale comprensione del sistema climatico e della sua evoluzione ci informa che questo tipo di eventi fa parte di un modello che renderà gli stress da calore estremi più frequenti e più intensi in tutta la regione», ha affermato il dott. Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service. Sulla base delle informazioni contenute nella banca dati degli eventi di emergenza, i pericoli meteorologici, idrologici e climatici in Europa nel 2022 hanno provocato 16.365 vittime segnalate e hanno colpito direttamente 156.000 persone. Circa il 67% degli eventi è stato correlato a inondazioni e tempeste, rappresentando la maggior parte dei danni economici totali di circa 2 miliardi di dollari Usa.

Per molti Paesi estati da record

«Nel 2022, molti paesi dell’Europa occidentale e sud-occidentale hanno avuto il loro anno più caldo mai registrato. L’estate è stata la più calda mai registrata: le alte temperature hanno esacerbato le gravi e diffuse condizioni di siccità, alimentato violenti incendi che hanno provocato la seconda più grande area bruciata mai registrata e portato a migliaia di morti eccessive associate al calore», ha affermato il prof. Taalas. Diversi paesi, tra cui Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Svizzera e Regno Unito hanno avuto il loro anno più caldo mai registrato. La temperatura media annuale del 2022 per l’Europa è stata tra la seconda e la quarta più alta mai registrata, con un’anomalia di circa 0,79 C al di sopra della media 1991-2020. Questa linea di base viene utilizzata come riferimento standard per confrontare le variazioni di temperatura, precipitazioni ecc. con la media di 30 anni e quindi fornire informazioni ai settori sensibili al clima. Le precipitazioni sono state inferiori alla media in gran parte della regione nel 2022.

19 Giugno 2023
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