Un’Italia di “vecchi” e nuovi ritrova la Spagna

L’Italia è in Olanda, a Enschede. Obiettivo Spagna. «È la seconda volta che arriviamo alla fase finale di Nations League e questo è bello, soprattutto perché lo abbiamo fatto in un gruppo difficile e con dei ragazzi giovani. Con la Spagna sono sempre partite abbastanza difficili, hanno giocatori con grandi qualità e ne hanno tanti, cambiano tanto ma mantengono la stessa qualità nel gioco».

Il ct Mancini alla semifinale con la Spagna

Così il ct Roberto Mancini ai microfoni di Sky alla vigilia della sfida di giovedì sera contro le Furie Rosse, una vecchia conoscenza che, proprio in Nations, ci sconfisse due anni fa. Lo stato di salute della squadra? «I ragazzi dell’Inter stanno abbastanza bene», mette in chiaro il Mancio, «fisicamente di sicuro ma anche psicologicamente hanno recuperato». Il confronto tra generazioni? «Noi stiamo già rinnovando, abbiamo giocato le qualificazioni con giocatori nuovi e giocatori giovani, stiamo cambiando e arriveremo agli Europei avendo cambiato qualcosa».

Italia di vecchi e nuovi contro la Spagna. Bastoni “out”

In questa Italia che affronterà la Spagna non ci sarà Bastoni, aproposito di interisti: è influenzato (al suo posto Buongiorno), per il resto l’Italia sarà una miscela di “vecchi” e nuovi. In difesa si vedranno Bonucci e Acerbi (ma con la carta alternativa di Toloi), a centrocampo Jorginho, Barella, Verratti, insomma una buona parte del gruppo storico che vinse l’Europeo. In attacco, favorito Zaniolo, con Raspadori, a far compagnia a Immobile. Mancini è felice di aver ritrovato Ciro. Lui e Retegui, assicura, giocheranno entrambi, «anche perché abbiamo due partite in tre giorni (domenica c’è anche la finale per il 3° posto, ndr)».