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4:31 pm, 7 Giugno 23 calendario

Gestione pandemia a Bergamo, archiviati Conte e Speranza

Di: Redazione Metronews
Archiviati Conte e Speranza
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Il Tribunale dei Ministri di Brescia ha archiviato la posizione dell’ex premier Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza nell’indagine sulla gestione della prima fase della pandemia nella provincia di Bergamo. È «totalmente infondata la notizia di reato per entrambi gli indagati», che erano accusati di omicidio colposo ed epidemia colposa. «Agli atti manca del tutto la prova che le 57 persone indicate nell’imputazione, che sarebbero decedute per la mancata estensione della zona rossa, rientrino tra le 4.148 morti in eccesso che non ci sarebbero state se non ci fosse stata la zona rossa». È quanto scrivono i giudici del Tribunale dei Ministri di Brescia: «Il professor Crisanti – si legge nel passaggio successivo – ha compiuto uno studio teorico ma non è stato in grado di rispondere circa il nesso causale tra la mancata attivazione della zona rossa e la morte di persone determinate. La contestazione dell’omicidio colposo in relazione alla morte delle persone indicate nell’imputazione – proseguono i giudici- si basa quindi su una mera ipotesi teorica sfornita del benchè minimo riscontro. È noto infatti che la possibilità di contrarre il virus tramite contatti con persone infette non è mai stata esclusa all’interno delle zone rosse».

Archiviati Conte e Speranza

«Sulla base della rapidissima evoluzione della pandemia e della mutevolezza delle informazioni, non era neppure astrattamente immaginabile che il Presidente del Consiglio, oltretutto sulla base di un flusso informativo definito dallo stesso Cts carente, dovesse istituire la zona rossa», hanno sottolineato i giudici del Tribunale dei Ministri di Brescia, presieduti da Mariarosa Pipponzi, nel provvedimento di archiviazione per Conte e Speranza. Quanto alle «omissioni e i ritardi descritti dalla Procura di Bergamo» di cui sarebbe stato responsabile l’ex ministro della Salute Roberto Speranza «riguardano attività amministrative distinte dalle funzioni ministeriali di indirizzo politico-amministrativo, di esclusiva pertinenza del Segretario generale del Ministero della Salute e delle direzioni generali». Tra le competenze non sue vengono citate «le azioni di sorveglianza, di sanità pubblica, per garantire il trattamento e l’assistenza, l’adeguata formazione del personale sanitario».

Familiari vittime: “È uno schiaffo”

«Il tribunale di Brescia ha appena archiviato il procedimento a carico mio e di Giuseppe Conte relativo alla gestione della pandemia. Sono molto sollevato da questa decisione». Ha scritto su Facebook l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, che ha aggiunto: «L’Italia, pur tra mille difficoltà e colpita per prima in Occidente, ha dimostrato durante l’emergenza Covid di essere un grande Paese. Personalmente ho fatto davvero tutto il possibile in quei giorni terribili per difendere la salute degli italiani. La cosa più difficile di queste settimane è stata spiegare ai miei figli cosa stesse accadendo. Ma ho sempre avuto fiducia nella giustizia e oggi è emersa la verità. Voglio dire grazie dal profondo del cuore – ha concluso – a tutte le persone che mi sono state vicine. Ringrazio Guido Calvi, Danilo Leva e Gianluca Longo che mi hanno assistito in questi mesi». La decisione di archiviare le posizioni di Giuseppe Conte e Roberto Speranza rappresenta invece per l’associazione dei familiari morti di Covid “Serenisempreuniti” «un bavaglio sulla morte di migliaia di persone». «Questa archiviazione è uno schiaffo in faccia a tutti noi e all’Italia intera che si merita un sistema politico e di giustizia più trasparente», hanno scritto in una nota.

7 Giugno 2023
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