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1:42 pm, 23 Maggio 23 calendario

Caccia F-16 a Kiev, pronti Paesi Bassi, Danimarca, Belgio e Gran Bretagna. Il Cremlino: “Non cambierà nulla”

Di: Redazione Metronews
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«Finora i Paesi che si stanno parlando sull’F-16 a parte gli Usa sono Paesi Bassi, Danimarca, Belgio e Gran Bretagna. Ma sono fiduciosa che altri si uniranno». Lo ha dichiarato la ministra della Difesa olandese, Kajsa Ollongren, al suo arrivo al Consiglio Difesa a Bruxelles.

Gli F-16 a Kiev e il Cremlino

Il possibile invio di caccia F-16 all’Ucraina da parte dei Paesi occidentali dimostra il loro coinvolgimento sempre maggiore nel conflitto ma non cambierà radicalmente la situazione sul campo. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

L’addestramento dei piloti ucraini, la Ue e la Nato

“Sono lieto che finalmente sia iniziato l’addestramento dei piloti” ucraini “per gli F-16 in diversi Paesi” membri dell’Ue. “Servirà tempo, ma prima si fa meglio è”. Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, a margine del Consiglio Difesa a Bruxelles, specificando che la Polonia è tra i Paesi in cui vengono formati i piloti ucraini. L’addestramento dei piloti “apre la porta alla fornitura di jet: discutiamo, all’inizio sono tutti riluttanti, ma alla fine la decisione di fornire supporto militare arriva, perché è assolutamente necessaria affinché l’Ucraina continui a difendersi”, conclude.

“E’ una buona idea e accolgo con favore l’inizio dell’addestramento di piloti” ucraini “da parte di diversi alleati Nato, inclusa la Germania, perché questo ci dà la possibilità di prendere decisioni sulla consegna” di aerei da combattimento “più avanti”. Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a margine del Consiglio Ue Difesa a Bruxelles. Saranno i singoli Paesi, continua, “a fare comunicazioni su quando esattamente inizierà l’addestramento, ma l’annuncio da parte del presidente Joe Biden” sull’addestramento dei piloti ucraini “è un passo importante, che ci consentirà di consegnare jet da combattimento in seguito e che manda anche il segnale che ci siamo nel lungo termine”. Per il segretario generale della Nato l’annuncio di addestramento dei piloti ucraini per gli F-16 «dimostra la volontà di sostenere l’Ucraina contro l’invasione russa e di essere preparati per il lungo termine. Questo ci dà l’opportunità, la possibilità, di prendere decisioni anche sulle consegne (di F-16 all’Ucraina) in seguito», ha spiegato al suo arrivo alla riunione dei ministri della Difesa Ue a Bruxelles.

Dalla Ue 22 mila munizioni  e 1.300 missili

Gli Stati dell’Unione europea hanno fornito all’Ucraina 220 mila munizioni di vario calibro e 1.300 missili dai loro arsenali nell’ambito del piano avviato lo scorso marzo per rispondere all’urgente richiesta di Kiev che, senza munizioni, rischiava di non poter più respingere l’invasione russa. Il piano permette il rimborso degli Stati con il Fondo europeo per la pace e prevede di fornire un milione di prioiettili di artiglieria l’anno. Finora, del miliardo stanziato, sono stati usati 800 milioni di euro.

Le cifre sono state fornite dall’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, all’incontro con i ministri della Difesa dei Ventisette, che si è detto «fiducioso» di raggiungere il traguardo del miliardo di euro di rimborsi entro la scadenza del 31 maggio.
Un altro miliardo di euro è previsto invece per il secondo binario per il piano europeo, ossia l’acquisto congiunto delle munizioni. «Verrà indirizzata una richiesta all’industria europea per acquistare un miliardo di euro di munizioni, ma questa volta specificamente nel calibro 155 millimetri. Il progetto sarà diretto dall’Agenzia europea per la difesa», ha spiegato. «Otto Paesi hanno confermato la loro intenzione di partecipare alla richiesta congiunta guidata dall’Agenzia europea e ci sono altri due progetti separati, uno guidato dalla Francia e il terzo dalla Germania.

23 Maggio 2023
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