Insulti razzisti a Vinicius, bufera fra Real e Liga
La Liga «appartiene ai razzisti». è il pesante atto d’accusa lanciato dall’attaccante del Real Madrid Vinicius Junior dopo essere stato pesantemente preso di mira da insulti a base razziale durante l’incontro, perso per 1-0 dai Blancos a Valencia. Per la cronaca, l’incontro è stato a lungo sospeso, quando il gocatore ha preteso che fosse cacciato uno spettatore tra i più esagitati, e successivamente Vinicius è stato espulso su segnalazione del Var per un colpo a Hugo Duro durante una rissa nel finale del match.
Vinicius, la stella del Real giù vittima di insulti razzisti
«Non è la prima volta, non è la seconda e non è la terza. Il razzismo è normale nella Liga. La Liga pensa che sia normale, la Federazione pensa che sia normale e gli avversari lo incoraggiano», ha scritto Vinicius su Instagram. «Il campionato che una volta apparteneva a Ronaldinho, Ronaldo, Cristiano e Messi», ha aggiunto, «ora appartiene ai razzisti. Una nazione bellissima, che mi ha accolto e che amo, ma che ha accettato di esportare l’immagine di un Paese razzista nel mondo. Mi dispiace per gli spagnoli che non sono d’accordo, ma oggi, in Brasile, la Spagna è conosciuta come un Paese di razzisti. Purtroppo, per tutto quello che succede ogni settimana, non ho modo di difenderlo. Sono d’accordo». Con lui, il suo allenatore Carlo Ancelotti: «Il campionato spagnolo ha un problema e Vinicius non è il problema. Vinicius è la vittima. C’è un problema molto serio», ha detto il coach, aggiungendo che il giocatore è «triste, non arrabbiato», dopo gli incidenti al Mestalla.
Tebas della Liga replica duramente a Vinicius
La questione è ampia. Da un lato, Vinicius è già stato oggetto di insulti razzisti in questa stagione in diversi stadi in Spagna e una sua effigie è stata appesa a un ponte nella capitale spagnola dai tifosi dell’Atletico Madrid. La Liga ha presentato denunce legali alle autorità spagnole in diverse occasioni durante la stagione e si è impegnata a farlo di nuovo dopo i fatti di questa domenica. Lo stesso Real ha presentato una denuncia alla Procura generale «per crimini di odio e discriminazione, affinchè si indaghi sull’accaduto e si identifichino i responsabili». Dall’altro lato, c’è uno scontro tra il suo club e la Liga. Dall’ondata di solidarietà al 22enne attaccante brasiliano delle “merengues”, infatti, si è dissociato il presidente della Liga, Javier Tebas, che gli ha replicato a brutto muso: «Poiché quelli che dovrebbero spiegarti cosa può e cosa non può fare la Liga nei casi di razzismo non lo fanno, abbiamo cercato di spiegartelo noi, ma non ti sei presentato a nessuna delle due date concordate che tu stesso avevi sollecitato».
In controluce si legge lo scontro mai sopito tra lo stesso Tebas e i ‘blancos’ per il progetto di Superlega.
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