Una strada per le salamandre nel Parco Nazionale della Maiella

Si chiama “Una strada per le salamandre” ed è un appuntamento particolare aperto a tutte e tutti che si terrà sabato 29 aprile sulle montagne d’Abruzzo. Con l’aiuto dei partecipanti saranno installate delle barriere mobili per convogliare gli anfibi nei sottopassi stradali, evitando che siano schiacciati dalle auto in transito. L’attività sarà svolta nel territorio del comune di Palena (Chieti), lungo la strada provinciale 164 che dalla Stazione ferroviaria (dove è fissato l’appuntamento alle ore 10) conduce verso Gamberale e Pizzoferrato. In particolare si procederà a posizionare dei picchetti metallici ai quali verrà agganciato un telo che funge da barriera per circa 300 metri di strada su entrambi i lati. Seguirà una visita nel bosco dove vivono diverse specie di anfibi protagonisti degli interventi di salvaguardia, per conoscerli meglio. L’iniziativa è promossa dalla Sezione Abruzzo-Molise della Societas Herpetologica Italica in collaborazione con il Parco Nazionale della Maiella, il Wwf di Chieti-Pescara e e il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro.

Per non farle schiacciare dalle auto

«La provinciale 164 che conduce dal Valico della Forchetta all’abitato di Gamberale attraversa estese formazioni forestali solcate da ruscelli e torrenti dove si riproduce una popolazione di Salamandra appenninica (Salamandra s. gigliolii) e di Salamandrina di Savi (Salamandrina perspicillata) – spiega Marco Carafa, dell’Ufficio Monitoraggio e Conservazione Fauna Selvatica del Parco Nazionale della Maiella – il traffico veicolare è causa di mortalità per molti individui durante i loro spostamenti, e soprattutto incide sulle femmine che, in periodo riproduttivo, scendono nel ruscello per deporre le uova o partorire le larve. L’Ente Parco Nazionale della Maiella, in collaborazione con la Provincia di Chieti, ha realizzato dei sottopassi stradali per garantire agli anfibi un attraversamento protetto. Ora durante questa iniziativa verranno installate delle barriere mobili sul ciglio della strada per cercare di convogliare gli individui in spostamento verso i sottopassi».