Champions League
11:00 pm, 22 Febbraio 23 calendario
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L’Inter di Lukaku batte il Porto di misura: 1-0

Di: Sergio Rizza
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Big Rom Lukaku con un gol all’86’ si “beve” il Porto, ridotto in dieci dalla fine della ripresa. Ottima partenza dell’Inter, che a San Siro, nell’andata degli ottavi di Champions, batte i lusitani di misura, 1-0, lasciando aperto il discorso della qualificazione (il 14 marzo il ritorno), ma dando una prova di forza in un match rischioso, duro, teso, condotto prevalentemente in attacco.

Porto pressante, le occasioni dell’Inter

Partita vivacissima, scatenata. Da subito. Il Porto di “nonno” Pepe (40 anni) e di Sergio Conceiçao, vecchio compagno d’arme di Inzaghi alla Lazio nonché ex interista, pressa altissimo, specie con la sua punta iraniana, Taremi, assistita dallo spiritato Otavio e da Galeno. L’Inter (che Inzaghi schiera in un 11 atteso, con Dzeko preferito a Lukaku e Darmian a Dumfries) pazientemente riparte spesso da dietro. E colleziona una serie di occasioni. Già nel primo quarto d’ora: sinistro al volo di Dimarco (murato), Lautaro manda fuori misura di testa (ottimo cross di Dimarco), varie “sberle” di Calhanoglu, cui Diogo Costa si oppone, un’altra occasione fallita di testa dal Toro. È però del Porto, nella sua unica, pericolosissima sortita verso la porta di Onana, la capacità di dare il brivido maggiore: combinazione di Grujic-Taremi, che serve Galeno, che spreca da ottima posizione. Scintille tra Onana e Dzeko che gli aveva detto qualcosa: pareva la replica di Lukaku-Barella contro la Samp. Finale di tempo al cardiopalma: gli animi si surriscaldano per la mancata concessione di un rigore per un pestone su Darmian in area. Sugli sviluppi si hanno scintille tra Otavio e Dimarco, entrambi ammoniti. L’ultima occasionissima è dell’Inter: Dimarco, su punizione (concessa da Jovanovic per un fallo di mano volontario, ma non punito col giallo, incredibilmente, di Sanusi), lancia un cross che Bastoni colpisce di testa sottomisura. Miracolo di Diogo Costa, che para di istinto deviando col braccio sinistro. Finiscono i primi 45’: grande partita di Calhanoglu, Darmian, Lautaro, Barella, Mkhitaryan per l’Inter.

Esultanza nerazzurra (Lapresse)

Entra Lukaku e fa la differenza

Ripresa. L’Inter riparte in avanti, attiva su entrambe le fasce con Dimarco e Darmian. Al 52’, una girata di destro di Barella, pescato da un lungo lancio di Skriniar, sfiora il secondo palo, a Costa battuto. Al 55’ è bravo invece Onana a sventare un appoggio di Taremi, lanciato in un insidiosissimo contropiede. Onana poi si ripete con un miracolo multiplo (ma c’era un offside sul secondo tentativo). Porto pericolosissimo. Scocca l’ora di Gosens e Lukaku, per un Dzeko in difficoltà (e non contento del cambio), e un Dimarco meno brillante del solito. Al 69’, una sponda di Lukaku dà a Barella la palla per un destro forte: ma è alto, parecchio. Brozovic rileva Mkhitaryan. E il croato ispira subito un’azione che si conclude con un cross rasoterra di Lukaku su cui il Toro non si avventa per un soffio, sottoporta. Grande occasione. Al 78’, “rosso” per Otavio, per fallo su Calhanoglu e doppia ammonizione. Lukaku, molto in palla, fa ancora sponda: stavolta per Lautaro, che però, da ottima posizione, viene murato. All’84’ ci prova Barella da fuori. Ma è fuori. Porto schiacciato indietro. È quasi un monologo nerazzurro in attacco. All’86′, il gol. Cross di Barella, e Lukaku di testa prima prende il palo, poi ribatte dentro. Big Rom corre ad abbracciare il motorino sardo, col quale aveva avuto un pesante screzio nel match col Doria. Ed esulta anche Dzeko, non più musone, il primo a scattare dalla panchina. Ed è ancora Lukaku a provarci dalla corta misura, ma trova il corpo e la faccia di Diogo Costa a negargli il raddoppio. Finisce così. Un buon viatico per il ritorno, dove tutto sarà aperto. Occhio.

22 Febbraio 2023
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