Sanremo 2023
2:27 pm, 10 Febbraio 23 calendario

Chiara Francini: «Sanremo è l’acquasantiera dell’Italia»

Di: Patrizia Pertuso
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MUSICA Dopo Chiara Ferragni, Francesca Fagnani e Paola Egonu, stasera toccherà a Chiara Francini affiancare Amadeus e Gianni Morandi alla conduzione di questa quarta serata del Festival di Sanremo in cui si sfideranno i 28 cantanti in gara con le cover.

«Sono molto felice di essere qui – dice -. Tutto è iniziato in maniera molto semplice e bella con la chiamata di Amadeus, al quale, pur non essendo più una ragazza – non mi ci sento da una decina d’anni, ormai – va tutta la mia riconoscenza. Mi è arrivato un messaggio e io pensavo fosse uno scherzo. Poi mi ha telefonato con il suo bel vocione e allora ho capito che era tutto vero».

«Chiara – risponde Amadeus – è un’attrice bravissima, ironica e simpatica. Ci siamo conosciuti quando è venuta come ospite per un paio di volte a I Soliti Ignoti. Rappresenta il teatro, il cinema, la fiction tv: per questo ho pensato a lei».

Il monologo di Chiara Francini

La parola torna alla Francini che pur non sbilanciandosi troppo sul suo monologo di stasera, annuncia: «Porto tutta la Chiara che ho: l’ho scritto con grande verità e racconto il mio percorso umano, non professionale. Ci saranno momenti divertenti, ironici e non, ma ci saranno tutte le tinte del mio arcobaleno». Si sbilancia invece sui preferiti al Festival: «Apprezzo molto Colapesce Dimartino soprattutto per la frase “Io lavoro”. E poi, non essendo più di primo pelo, Giorgia e Gianluca Grignani accarezzano particolarmente il mio cuore».

«Leggerezza non significa superficialità»

A chi le fa notare che finora i monologhi hanno trattato temi molto “alti” del sociale, lei risponde: «Leggerezza non significa superficialità. Veicolerò messaggi in cui credo che riguardano il mio essere donna. E comunque penso che di qualsiasi cosa si parli si fa sempre politica. Soprattutto in un contesto come questo: Sanremo per me è ha sempre avuto uno spirito domestico, è stato un membro di famiglia, un dialogo che ha il sapore del nido, del riunirsi attorno ad una tavola per seguire, tutti insieme, questa manifestazione che è l’acquasantiera dell’Italia».

«Sono felice che ci siano polemiche: significa che c’è vita»

Infine, qualche battuta sulle polemiche: «Sono felice che ce ne siano: significa che c’è vita e volontà al dialogo. La diversità è una parte costitutiva del nostro essere e credo sia giusto ribadire che ciascuno di noi rappresenta un microcosmo di imperfezione. E allora: viva la diversità e viva la vita».

PATRIZIA PERTUSO

10 Febbraio 2023
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