Sanremo 2023
10:52 pm, 9 Febbraio 23 calendario

I Maneskin incendiano Sanremo: sulla platea si abbatte un ciclone rock

Di: Patrizia Pertuso
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MUSICA La terza serata del Festival 2023 si apre con Gianni Morandi che invita a «volare bassi per schivare i sassi». È esattamente quello che serve dopo la sassaiola contro le affermazioni della co conduttrice Paola Egonu che, stamattina in conferenza stampa, ha placidamente affermato: «L’Italia è un paese razzista, ma sta migliorando».

Le polemiche sulle affermazioni di Paola Egonu

Da quel momento, un tourbillon di polemiche. Dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulè («l’accusa di razzismo la respingo perché offende il 99.9% periodico degli italiani che non sono solo immuni, ma sono anche democratici. Siamo un popolo sano che non deve migliorare, come tutti i popoli ha delle ferite da curare e le curiamo») al deputato di Azione-Italia Viva – Renew Europe, Luigi Marattin che su Twitter risponde: “In Italia ci sono, purtroppo, tante persone razziste. Ma l’Italia non è un paese razzista (sono due cose diverse). E penso ci voglia più rispetto anche da parte di chi, in modo sacrosanto, chiede più rispetto”.

E poi, via a critiche anche dal mondo dello sport dipinto dalla Egonu come un piccolo Eden («Non ho mai subìto queste tensioni nello sport», aveva detto).

A riportare il discorso sulla musica ci pensano, nel corso della serata, i 28 cantanti in gara, giudicati, per la prima volta, tramite televoto e dalla giuria demoscopica.

Paola e Chiara fanno guadagnare punti al FantaSanremo

Paola e Chiara dopo aver cantato Furore, ringraziano l’orchestra con il linguaggio dei segni e fanno guadagnare il primo bonus LIS al FantaSanremo: lo avevano promesso e hanno mantenuto la parola.

Grignani ferma l’orchestra e guadagna applausi

Gianluca Grignani, a metà di Quando ti manca il fiato, ferma l’orchestra perché sente in cuffia la sua voce troppo bassa: «Scusatemi. A 50 anni ho capito come si fa. Colpa mia che ho chiesto di abbassare il microfono al bravissimo fonico. Scusate ancora».

Riprende a cantare e si porta a casa un sonoro applauso: ogni riferimento a devastazioni e cantanti realmente esistenti (non) è puramente casuale, verrebbe da pensare. Se ne va dimenticando di prendere i fiori; torna sul palco con la giacca in mano e mostra una camicia con la scritta “no war”. Bravo Grignani che, volando basso, ha capito tutto.

L’ingresso di Paola Egonu

Poi, sulle note di Brividi di Blanco e Mahmood, arriva Paola Egonu: abito bianco, tanto semplice quanto elegante. «Ho scelto questo brano – dice – perché ho i brividi di paura. Ma voglio divertirmi con voi».

Su domanda di Amadeus, svela come ha cominciato con la pallavolo: «Papà era camionista, mamma infermiera; io guardavo sempre il cartoon Mila e Shiro. Papà un giorno mi ha detto “provaci” e così è iniziato tutto».

Sul palco si abbatte il ciclone rock dei Måneskin

Proseguono a ritmo serrate le esibizioni dei cantanti. Finché sul palco dell’Ariston arrivano i Måneskin e sgretolano i massi delle polemiche a colpi di rock: entrano dalla platea, mentre il pubblico è già in piedi.

Parte un medley: I wanna be your slave, Zitti e buoni (brano con cui hanno vinto prima il Festival di Sanremo e poi l’Eurovision nel 2021: da lì hanno conquistare il mondo), The loneliest e Gossip.

La band romana, accompagnata da Tom Morello, incendia l’Ariston. Quando cantano Zitti e buoni il pubblico è in delirio mentre si balla perfino in sala stampa.

Damiano e Vic arrivano davanti alla prima fila e non c’è Direttore di rete che tenga: nessuno riesce a restar seduto. La chitarra di Tom Morello fa impazzire tutti. È il rock, bellezza. E dà i brividi, quelli veri. Ritirano il Premio Città di Sanremo, foto di rito e annuncio del tour europeo (al via dal 23 febbraio) che si chiuderà all’Olimpico di Roma e a San Siro a Milano. À bientôt.

Riparte la gara. In scaletta, il ricordo di Burt Bacharach scomparso a 94 anni sulle note di I say a little prayer. Spostata, invece, a domani la consegna del Premio alla Carriera a Peppino di Capri, inizialmente prevista per stasera, per un calo di voce dell’artista.

Il monologo di Paola Egonu

Ci si aspettava chissà che, e invece il monologo di Paola Egonu, scritto da lei stessa, scivola via come un accenno di vento. Ringrazia mamma e papà per averle permesso di essere quello che è e di fare quello che fa. Accenna al razzismo e lo paragona ad un insieme di bicchieri colorati, con un solo bicchiere trasparente: «si è portati a scegliere quello trasparente perché è più limpido ma l’acqua ha lo stesso sapore in tutti quelli che la contengono». Conclude con un «sono stata accusata di non amare il mio Paese solo per aver raccontato cose brutte che mi sono successe. Io amo l’Italia. Vesto con orgoglio la maglia azzurra, che per me è la più bella del mondo e ho un profondo senso di responsabilità nei confronti di questo Paese in cui ripongo tutte le mie speranze di domani». Molto rumore per nulla.

La quarta serata del Festival di Sanremo tra duetti, hit e cover

Domani, spazio alle cover. Sciolto il “lodo Jovanotti” ogni artista in gara può cantare anche un suo brano. Praticamente è il “libera tutti”.

Gianluca Grignani si esibirà con Arisa in Destinazione Paradiso, Anna Oxa riproporrà Un’emozione da poco con il dj iLjard Shaba, gli Articolo 31 un medley insieme a Fedez, Gianmaria e Manuel Agnelli Quello che non c’è degli Afterhours, Giorgia e Elisa canteranno Luce (tramonti a Nord Est) e Di sole e d’azzurro, i Cugini di Campagna si affidano ad un medley con Paolo Vallesi, LDA e Alex Britti presentano Oggi sono io di Britti mentre Leo Gassmann e Edoardo Bennato con il Quartetto Flegreo scelgono un medley sui successi di Bennato e i Modà assieme a Le Vibrazioni propongono Vieni da me de Le Vibrazioni.

E ancora: Olly e Lorella Cuccarini canteranno La notte vola della Cuccarini, i successi di Paola e Chiara con Merk&Kremont, Ultimo in un medley di e con Eros Ramazzotti e  Will con Michele Zarrillo in Cinque giorni di Zarrillo.

Chiara Francini sarà la nuova co conduttrice

Al fianco di Amadeus e Gianni Morandi nella quarta serata ci sarà Chiara Francini.

Fra gli ospiti, il cast della terza stagione di Mare fuori (su RaiPlay dal 13 febbraio, dal 15 febbraio su Rai 2) che canterà la sigla della serie.

In questa penultima serata, le cover saranno votate con un sistema misto: il televoto avrà un peso del 34%, i giornalisti del 33% e la demoscopica del 33%.

PATRIZIA PERTUSO

9 Febbraio 2023 ( modificato il 10 Febbraio 2023 | 0:03 )
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