Scala: la Cub pronta a trattare, ma vuole la testa di Meyer
Dopo il secondo sciopero dei tecnici della Scala , che ha costretto la Filarmonica a spostare il proprio concerto ieri sera al Teatro degli Arcimboldi, oggi la Cub si dice pronta a riaprire la trattativa, ma chiede “la testa” del sovrintendente della Scala Dominique Meyer per «manifesta incapacità di governare il teatro». L’oggetto del contendere è il compenso dei tecnici per i dieci concerti della Filarmonica: troppi, secondo l’associazione formata dai musicisti della Scala, i circa 40 mila euro richiesti a spettacolo peri circa 90 tecnici, soprattutto se si pensa che è il doppio di quanto pagato per concerti straordinari o privati. La trattativa (privata) fra Filarmonica e tecnici si è arenata. E il sovrintendente ha quindi deciso di far rientrare le prestazioni per i dieci concerti nel normale orario di lavoro.
Secondo il segretario della Cub Info e Spettacolo Pippo Fiorito, il concerto di ieri sera “si poteva salvare” se la Filarmonica avesse “mollato Meyer. Così non è stato”. «I tecnici – ha assicurato – sono sempre pronti a riprendere la discussione riannodando i fili, arrivando a un accordo ‘ponte’ di stagione con i rappresentanti della Filarmonica». Questo però partendo con compensi per concerto di 42 mila euro per poi scendere gradualmente a 36 e infine 33 mila euro.
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