Scala: nuovo sciopero contro la Filarmonica
Divide i sindacati il secondo sciopero proclamato dai tecnici di palcoscenico della Scala “contro” la Filarmonica per il mancato accordo sui loro compensi per l’allestimento dei 10 concerti in programma. Dopo il primo sciopero proclamato dalla Cub per il 23 gennaio, che aveva costretto i musicisti ad esibirsi all’inaugurazione della stagione senza cassa armonica, con il sipario tagliafuoco alle spalle, oggi, a causa dello sciopero proclamato dalla Cgil, per il secondo appuntamento, la Filarmonica ha dovuto spostare l’esibizione diretta da Riccardo Chailly al teatro degli Arcimboldi. I tecnici infatti ieri non hanno smontato le scenografie dell’opera per bambini “Il Piccolo Principe”.
La Cgil della Scala contro la Cgil della Scala
Una situazione «incomprensibile» secondo le rappresentanze sindacali aziendali degli altri sindacati, ovvero Cisl, Uil e Fials e anche della rappresentanza sindacale della Cgil di coro, orchestra, ballo e amministrativi, cioè di tutti gli altri reparti.«Assistiamo allibiti – hanno scritto in una nota congiunta – a una situazione nella quale un gruppo numericamente esiguo di lavoratori del teatro, rifiutando un più che congruo compenso per un’attività svolta fuori orario di lavoro, mette in atto una protesta sindacale per impedire un’attività ordinaria, svolta nel pieno delle norme contrattuali sottoscritte». «Invitiamo dunque tutte le parti in causa – hanno aggiunto – a ripensare a quanto sta accadendo, che a noi appare incomprensibile e pericoloso per gli equilibri del teatro, e auspichiamo una rapida e onesta conclusione di questa vertenza che si trascina sin da prima dell’estate scorsa. Internalizzare il lavoro di montaggio dei concerti della Filarmonica e ricondurlo nell’ orario di lavoro ordinario può essere una soluzione auspicabile anche ricorrendo a forme di compensazione (riposi aggiuntivi, riduzione d’orario, ecc.). Una soluzione che può essere ricercata nel rinnovo contrattuale in corso e che ricondurrebbe finalmente nell’alveo della contrattazione sindacale quegli accordi verbali tra privati in un’ottica di trasparenza e di piena condivisione nell’interesse generale del Teatro».
La nota della Scala
«In assenza di garanzie riguardo all’utilizzo del palcoscenico nella giornata di domani (oggi, ndr), come avvenuto in occasione del concerto della scorsa settimana, e per assicurare lo svolgimento della serata agli abbonati e al pubblico che ha acquistato regolarmente i biglietti – avevano spiegato dalla Filarmonica -, il concerto del 30 gennaio diretto da Riccardo Chailly con la partecipazione del violinista Emmanuel Tjeknavorian si terrà al Teatro degli Arcimboldi».
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