Expo, Rocca boccia Tor Vergata ed è polemica

Sulla candidatura di Roma a Expo 2030 e sull’area di Tor Vergata interviene l’aspirante governatore di centrodestra Francesco Rocca: «Ogni volta che si pensa qualcosa, si va su Tor Vergata come luogo dove realizzarlo. Io penso che il nostro dovere sia quello di individuare le aree migliori e riqualificare e non consumare nuovo suolo. Vediamo il progetto e poi ci ragioneremo sopra». Parole che hanno innescato la polemica con Alessio D’Amato, in corsa per il centrosinistra, proprio nei giorni in cui il segretario generale del bie Dimitri Kerkentzes è nella Capitale per incontrare il sindaco Gualtieri e i vertici del governo per parlare di Expo. Rocca nel pomeriggio ha precisato: «Ribadisco il totale sostegno della candidatura di Roma a expo 2030. La polemica è inutile».

Expo, rocca boccia Tor Vergata ed è polemica

Rocca aveva parlato stamattina nel corso di un’iniziativa presso la Casa dell’Architettura: « Per Expo 2030 Roma troverà nella Regione un alleato, perché sarà un volano per lo sviluppo economico. È un’occasione se il sindaco Gualtieri la saprà cogliere, perché comunque bisogna realizzare delle opere importante. Quindi, se dovessi essere eletto mi impegnerò al massimo per realizzare le opere il prima possibile, anche se entro il 2030 sarà difficile. Dunque è una occasione, Expo come locomotiva per trainare il lavoro e l’economia».

Poi ha espresso i suoi dubbi su Tor Vergata. Infine ha aggiunto: «Ci sono tante aree sfidanti da riqualificare a Roma su cui investire, migliorare e ridare un ambiente decoroso ai nostri cittadini. Sono molto laico, non sono un urbanista, devo studiare i documenti. La mia è stata una risposta istintiva. Ci sono tante aree a Roma degradate vediamo se c’è la possibilità di migliorarle anche attraverso questi eventi. Sono 50 anni e ancora non hanno finito l’area della stazione Tiburtina e di Pietralata che faticano. Ci sono aree su cui si può lavorare».

«Non vorrei si consumasse nuovo suolo invece di riqualificare e trasformare interi quartieri. Non bisogna espandere ulteriormente, sento parlare di Tor Vergata e altre aree. Abbiamo aree su cui possiamo lavorare insieme. Sarà una grande occasione se il sindaco la saprà cogliere. Dobbiamo far partire le opere subito». Infine, sul Giubileo ha detto: «Siamo già in ritardo, in questi dieci anni si è perso tempo».

Il segretario del Bie a Roma, Gualtieri: «Visita molto importante»

I dubbi di Rocca su Tor Vergata arrivano proprio nei giorni durante i quali il segretario generale del Boureau International del Expositions è a Roma per incontrare i verici del governo e il primo cittadino. A tal proposito il sindaco Gualtieri ha raccontato: «È una visita molto importante. Il segretario generale del Bie  vede le più importanti cariche istituzionali del Paese e naturalmente lo incontrerò sia oggi che domani. Lo porteremo a visitare il sito di Tor Vergata, che abbiamo scelto per tenere l’Expo, attraverso un percorso bellissimo lungo il parco dell’Appia antica e il parco degli Acquedotti».

L’ira di D’Amato

«Immaginate cosa avrà pensato Dimitri Kerkentzes capo del Bureau dell’Expo oggi a Roma in visita nelle aree di Tor Vergata nel leggere la dichiarazione di Rocca contrario di fatto a Tor Vergata. Una figuraccia internazionale, Rocca si muove come un elefante in una cristalliera, incompetenza ed approssimazione che danneggiano la nostra reputazione e lo sforzo che Roma sta facendo per portare a casa un appuntamento fondamentale». Così il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

La replica di Rocca

«Trovo davvero surreale l’attività quotidiana di Alessio D’Amato nel cercare di mistificare quanto dico. Oggi siamo alle comiche con l’affermazione, totalmente falsa, di una mia contrarietà all’Expo di Roma 2030, in particolare dell’area di Tor Vergata, la cui riqualificazione è al centro dei progetti interistituzionali dell’unico Municipio governato a Roma dal centrodestra. Per fortuna eravamo in un consesso pubblico». Lo ha dichiarato Francesco Rocca nel pomeriggio in una nota.

«Ho detto, più volte, che l’Expo costituisce per Roma una gigantesca opportunità e che sarò pronto a collaborare con il Sindaco e il Governo nazionale per portare questo evento fondamentale nella Capitale. Il VI municipio è un’area da valorizzare, che ha potenzialità inespresse e che con la candidatura dell’Expo può essere proiettato verso il futuro che merita. Quello che ho detto stamattina e che ribadisco è che si deve pensare anche alla riqualificazione dei territori degradati, senza necessariamente consumare suolo vergine. Guarda caso Tor Vergata risponde proprio a queste caratteristiche, anche in virtù del progetto incompleto della seconda città dello sport. Un’altra figuraccia mondiale per D’amato che, evidentemente, non sapendo a cosa attaccarsi, mistifica e distorce le affermazioni degli altri candidati. Gli consiglio un infuso di valeriana per placare il suo impeto, evitandosi così figure barbine. Sarà che inizia a temere la medaglia di bronzo?».