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5:00 pm, 19 Gennaio 23 calendario
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Antonio Conte tra lutti e famiglia lontana: «Il lavoro non è tutto»

Di: Redazione Metronews
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Antonio Conte ha affermato di voler riflettere sul suo futuro professionale dopo aver perso in pochi mesi tre «amici» come Sinisa Mihajlovic, Gianluca Vialli e il suo storico preparatore atletico Gian Piero Ventrone. «Quello che è successo mi sta mi facendo pensare che probabilmente è ora di trascorrere più tempo con gli affetti e gli amici, il lavoro non è tutto», ha spiegato il tecnico in un’intervista al Guardian in cui è sembrato mettere in dubbio la sua permanenza sulla panchina del Tottenham.

Gli amici scomparsi: davvero «il lavoro non è tutto»

Già, il lavoro non è tutto. Come dice Conte, «a volte diamo tanta importanza al lavoro e mettiamo da parte le nostre famiglie, il bisogno di stare con loro, poi succedono cose come quelle capitate a Gian Piero Ventrone, Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli e ti fanno pensare».

Antonio Conte e la famiglia lontana, rimasta in Italia

L’ex allenatore di Juve e Inter, approdato a Londra nel novembre 2021, ha dovuto lasciare la moglie Elisabetta e la figlia Vittoria in Italia, dove torna appena possibile. «Non è facile», ha osservato, «ma quando hai figli che vanno a scuola devi rispettarli e non trascinarli in un posto nuovo ogni due anni, far cambiare loro ambiente e amicizie. Non voglio che il mio lavoro abbia questo effetto sulla loro vita, e a volte devi sacrificarti per loro. La mia famiglia cerca di starmi vicino come può, ma situazioni come quelle capitate di recente a Gian Piero, Sinisa e Gianluca rendono tutto più difficile».

Riflessioni sul futuro, lavoro e vita privata

Di qui l’annuncio che nella stagione 2022-23 farà riflessioni basate sulla sua vita privata e non solo sul suo lavoro. Quindi la permamenza agli Spurs (il contratto scade a fine stagione ma il club inglese ha l’opzione di prolungarlo per un altro anno) dipenderà anche da queste valutazioni e non solo da quelle legate alla campagna di rafforzamento chiesta a più riprese alla società. «Io sono uno che mette il lavoro al primo posto, ma questo significa trascurare la famiglia, dimenticare di vedere gli amici. Il lavoro per me è una passione, e per passione si perdono di vista tante cose». «Quando lavoro, io dedico tutto me stesso al mio club: lo sto facendo col Tottenham, come ho fatto prima col Chelsea, la Juve e l’Inter. E’ anche per questo che i club che lascio mi rimpiangono. Lo hanno fatto tutti». Stavolta, però, potrebbe mettere la famiglia e la vita personale davanti al successo professionale.

19 Gennaio 2023
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