Arte
9:47 pm, 11 Gennaio 23 calendario
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“Tratto da una storia vera”, Rotiroti e la ricerca delle sue radici

Di: Redazione Metronews
Tratto da una storia vera
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Kou Gallery è lieta di presentare la personale di Nicola Rotiroti, “Tratto da una storia vera”, a cura di Ludovica Palmieri e Massimo Scaringella. In galleria, dal 19 gennaio al 12 febbraio in via della Barchetta 13, saranno esposti sette dipinti di grandi dimensioni, quattro a colori e tre in bianco e nero. Le opere richiamano la costante iconografia dell’artista calabrese alla ricerca delle sue radici e di un habitat che lo immerge totalmente nella sua memoria affettiva.

“Tratto da una storia vera”, Rotiroti e la ricerca delle sue radici

Dopo “LO RE” (2016) e “Watercolor” (2008), dopo le chiese barocche di Roma e l’acqua del mare, Rotiroti continua a dipingere ambienti compressi, densi di significato, di materia e soprattutto di storia. Ma nel caso di “Tratto da una storia vera” inserisce un elemento ulteriore, che va ad arricchire il suo linguaggio pittorico: la presenza del vuoto, di forme grigio/bianche sparse qua e là. Assenze che si stagliano sulla fitta trama dipinta delle sue tele.

Come anche per le sue precedenti produzioni Rotiroti si serve di qualcosa a lui familiare, appartenente alla sua quotidianità di vita, come incipit del suo fare artistico. E così una fascina di rami e legni nel giardino del suo studio gli suggerisce lo stimolo per iniziare il suo nuovo ciclo. Con il suo consueto taglio fotografico che si avvicina e allontana dal soggetto come lo zoom di un obiettivo, e la sua solita nitidezza di dettagli, il pittore rivela gli elementi dell’incastro, quello fatto di rami ma anche di memoria e ricordi.

Infatti, la profondità dei dipinti, la resa della loro tridimensionalità da parte di Rotiroti inducono a pensare simultaneamente alla profondità mentale del processo dell’autore. Ma in ogni quadro, nascosta tra le trame del suo gesto artistico, si cela un vuoto, una parte mancante, forse un’uscita dalla compressione del suo linguaggio, da sé stesso.

L’artista

Nicola Rotiroti nasce nel 1973 a Catanzaro, vive e lavora a Roma. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, diretta da Tony Ferro, frequentando la scuola di pittura di Luigi Magli e i corsi di grafica di Salvatore Brancato. Nel 1992, durante gli anni dell’accademia, insieme ad un gruppo di giovani artisti calabresi, fonda il gruppo “Senzà”, recuperando detriti trovati sulle spiagge delle coste calabresi e trasformandoli in una serie di sculture collocate sulle spiagge stesse.

Nel 1998 si trasferisce a Roma. Spinto dalla vivacità creativa romana, decide nel 2006 di fondare “Studio 54”, laboratorio di esperienze artistiche in cui gli artisti si confrontano sulle proprie ricerche. Studio 54 tutt’ora propone ed ospita progetti di artisti del territorio nazionale. Nel 2014 con altri artisti (Paolo Assenza, Arianna Bonamore e Germano Serafini) apre a Roma “Spazio Y”, centro espositivo indipendente per l’arte contemporanea nella periferia romana, in cui viene sperimentato il lavoro artistico come intervento sul territorio.

Nel 1996 vince il Premio della Critica, sezione pittura, alla Fiera del Levante di Bari. L’opera è attualmente nella “Collezione della Camera di Commercio di Bari”. Del 2004 è Watercolor, un ciclo pittorico tratto da immagini fotografiche scattate sott’acqua che ritraggono soggetti legati alla vita personale dell’artista, dagli amici ai familiari.

Nel 2011 partecipa alla 54 esima Biennale di Venezia e sempre durante lo stesso anno la sua opera Figurati entra a far parte della “Collezione Farnesina” del Ministero degli Affari Esteri. Nel 2013, invece, la sua opera Untitled viene selezionata per la collezione del Museo Magi ‘900 di Pieve di Cento. In seguito invece, nel 2016, produce il lavoro LO RE, per cui entra nelle chiese barocche romane con l’intento di cogliere l’essenza dell’estasi visiva.

11 Gennaio 2023
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