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6:47 pm, 30 Novembre 22 calendario

Ischia, il 49% dell’isola a pericolosità elevata o molto elevata

Di: Redazione Metronews
49% dell'isola
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Il 49% dell’isola di Ischia è classificato a pericolosità elevata e molto elevata. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. «Non è più rinviabile l’attuazione di politiche lungimiranti di adattamento ai cambiamenti climatici. Il Parlamento e le altre Istituzioni, secondo la propria competenza, hanno il dovere di promuovere e mettere in atto un’azione di tutela del territorio declinata su prevenzione, messa in sicurezza sostenibilità e rigenerazione», ha sostenuto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, esprimendo in Aula «il sentito cordoglio ai familiari e alle vittime della frana di Ischia e la solidarietà e la vicinanza alla popolazione coinvolta nel tragico evento, insieme a un sincero ringraziamento a quanti hanno prestato opera di soccorso. L’Italia purtroppo non è estranea ad eventi che nel tempo hanno flagellato un territorio fragile – ha ricordato Fontana – afflitto dal dissesto idrogeologico, dal consumo del suolo, dall’abusivismo». «L’ultimo Consiglio dei ministri, oltre ad avere deliberato lo stato di emergenza e appostato le prime risorse per gli interventi urgenti di soccorso alla popolazione, si è espressamente impegnato nell’adozione entro fine anno di un Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, che chiaramente avrà nella lotta al dissesto idrogeologico un suo punto fermo – ha spiegato il ministro Pichetto Fratin – se ci impegniamo all’approvazione e all’attuazione di questo Piano, mi sembra del tutto evidente l’impossibilità di avallare tutte quelle misure che andrebbero a minare dalle fondamenta la capacità di aumentare la sicurezza del nostro territorio e il raggiungimento delle finalità del Piano stesso», ha aggiunto in riferimento a possibili condoni.

Il 49% dell’isola è a rischio

«La fragilità e la naturale predisposizione del territorio di Ischia è accertata. L’intensa e non sempre programmata urbanizzazione di estese aree dell’isola ha comportato l’innalzamento del livello di rischio idrogeologico al massimo grado – ha proseguito il ministro dell’Ambiente – per la messa in sicurezza, per la riduzione dell’erosione e la stabilizzazione dei versanti del Comune di Casamicciola sono stati stanziati 12 anni fa 3,1 milioni, ma gli interventi risultano in fase progettazione. Il dissesto idrogeologico è un’emergenza nazionale che lo Stato non ha saputo affrontare purtroppo efficacemente ma non è una battaglia di parte, non è una bandiera ecologica, ma impegno di tutti noi, governo, Parlamento, Regioni ed Enti locali. Abbiamo il dovere di dare risposte concrete per rallentare impatto del cambiamento climatico sull’ambiente e sulla salute umana ed evitare l’errore fatto in precedenza di rincorrere l’emergenza».

30 Novembre 2022
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