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1:52 pm, 28 Novembre 22 calendario

Pensioni, indicizzazione “taglia” 2,1 miliardi. I sindacati: “Cassa sugli anziani”

Di: Redazione Metronews
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Una minore spesa (al netto degli effetti fiscali) di 2,1 miliardi nel 2023. E’ l’effetto positivo per la finanza pubblica che deriva dalla revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni. E’ quanto emerge dalla nuova bozza della manovra.

Pensioni, gli effetti dell’indicizzazione

La norma è diretta a rideterminare per il biennio 2023-2024 il meccanismo di indicizzazione delle pensioni prevedendo l’applicazione di un meccanismo analogo a quello applicato nel biennio 2020-2021 (peraltro con indicizzazioni con un tasso prossimo allo zero nel biennio e quindi sostanzialmente inoperante) parzialmente migliorando le percentuali di elasticità per le pensioni complessivamente comprese tra 4 volte e 8 volte il trattamento minimo Inps e confermando l’elasticità al 100% per le pensioni complessivamente fino a 4 volte il trattamento minimo. Nel 2022 l’indicizzazione (1,9%) è stata applicata con il più favorevole meccanismo per fasce di importo.

I sindacati: ” Si fa cassa sugli anziani”

“Non ci convince l’orientamento del governo nella legge bilancio”, in particolare per quanto riguarda ”la stretta sulle rivalutazioni delle pensioni sopra i 2.100 euro lordi: un’operazione che se passa come è stata costruita, nel 2023 registra risparmi per le casse dello Stato pari a 2 miliardi di euro”. Lo afferma il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, intervenendo al convegno organizzato Spi, Fnp e Uilp. “Il governo dice che questo taglio è necessario per finanziare alcune proroghe, o alcune situazioni pensioni. Abbiamo fatto qualche ricerca e studiato: anche se si dovesse finanziare per interno quota 103” la spesa “non va oltre 700 milioni di euro nel 2023. Chiediamo cosa si finanzia con il restante”. “La paura e la preoccupazione” di Sbarra è che ”sugli anziani e pensionati si continua a fare cassa, per finanziare altre misure. Non siamo d’accordo”.

“I salari non aumentano, la Fornero rimane e hanno tagliato la rivalutazione delle pensioni,  senza discuterne con i sindacati, hanno rimesso i voucher, aumentando la precarietà e reintroducendo una forma di sfruttamento”. Lo afferma il segretario della Cgil, Maurizio Landini, rispondendo a una domanda sulla prossima legge di bilancio, a margine di un convegno. Anche se la versione definitiva del ddl non è ancora stata presentata “i testi a me sembrano molto chiari”. “C’è stata una conferenza stampa della presidente Meloni, ci sono state interviste con esponenti del Governo, in cui sono stati annunciati provvedimenti precisi”, spiega Landini.

Sulla rivalutazione delle pensioni siamo profondamente insoddisfatti. Noi vorremmo che il governo ci chiamasse e si confrontasse sul fatto che non si tratta di un aumento, ma di un adeguamento all’inflazione”. Il segretario generale della Uil pensionati, Carmelo Barbagallo, lo sottolinea a margine del convegno dei pensionati sull’autosufficienza. “Le pensioni devono emanare l’ammortizzatore sociale delle famiglie, recuperando il potere d’acquisto”, conclude Barbagallo.

28 Novembre 2022
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