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4:08 pm, 17 Novembre 22 calendario

Allarme Ue: “Se fallisce Conferenza sul clima perdiamo tutti”

Di: Redazione Metronews
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Ad un giorno dalla chiusura della Cop27 in Egitto i negoziati sono ancora in altro mare soprattutto sulla questione scottante dei finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo che fanno fronte comune per ottenere dalle nazioni ricche il risarcimento per le perdite e i danni subiti a causa del cambiamento climatico. «Ritardare la giustizia climatica sarebbe giustizia negata», ha detto il ministro pakistano per i cambiamenti climatici Sherry Rehman, a nome del potente gruppo negoziale G77+Cina, che ha presentato una bozza di risoluzione sulla creazione immediata di una struttura finanziaria dedicata ai cosiddetti “Loss and Damage”. «La maniera più efficace di ripristinare la fiducia – ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres – è trovare un intesa ambiziosa su un fondo da 100 miliardi di dollari l’anno per aiutare il Sud del mondo. È il momento di agire sulla spinosa questione delle finanze. I Paesi possono ora fare la differenza se agiscono subito».

«Grave se fallisce conferenza»

«Se fallisce questa Conferenza sul clima perdiamo tutti. E non abbiamo tempo da perdere. L’Ue farà di tutto per trovare il compromesso». Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, in una conferenza stampa alla Cop27 a Sharm El Sheikh. «Non sono ancora sicuro di dove porteranno i colloqui. Spero che la presidenza ci presenti presto un testo che possa essere base per i nostri colloqui – ha spiegato – abbiamo sempre detto che questa Cop è per ricostruire la fiducia e trovare il compromesso. L’Ue ha fatto la sua parte con diverse proposte, anche per quanto riguarda i fondi per l’adattamento e per perdite e danni. Spero gli altri facciano lo stesso», ha concluso. Intanto il presidente francese Emmanuel Macron ha detto di essere d’accordo con la proposta del presidente eletto brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva di tenere la conferenza delle Nazioni Unite sul clima nel 2025 in Amazzonia. Nella lotta al cambiamento climatico «fare progressi è cruciale ma siamo fuori strada sull’impegno di 1,5 gradi, che non è un obiettivo, bensì un limite» al riscaldamento globale «e starne al di sotto è fondamentale. Il mondo deve agire su questo e fare di più». Lo ha dichiarato l’europarlamentare Bas Eickhout, capo delegazione per il Parlamento europeo alla Cop27. «Non siamo venuti a Sharm El-Sheikh per riconfermare quanto deciso a Glasgow – ha aggiunto l’eurodeputato riferendosi alla conferenza sul clima delle Nazioni Unite dello scorso anno – servono progressi sia sulla mitigazione che sull’adattamento finanziario a perdite e danni» causati dal cambiamento climatico.

«Il ministro italiano è andato via»

«La bozza di documento finale della Conferenza sul clima di Sharm el-Sheikh sancisce la vittoria della lobby del petrolio, certificato dal fatto che alla Cop27 fossero presenti 700 lobbisti delle industrie delle fonti fossili, e, di fatto, sancisce uno stop alla transizione ecologica, non contenendo alcun dettaglio circa un fondo di finanziamento “Loss & Damage” per i Paesi più poveri e non esplicitando alcuna richiesta di riduzione graduale di tutti i combustibili fossili». Me è convinto Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra. «Dov’è il ministro Pichetto Fratin? Mentre tanti paesi europei con i loro governi e ministri sono impegnati nei negoziati finali nelle ultime ore della Cop27, l’Italia si fa notare per la sua assenza ai tavoli. Una vergogna per il nostro Paese e una ennesima dimostrazione della completa indifferenza da parte del governo Meloni alla lotta alla crisi climatica, emergenza planetaria che minaccia la stessa sopravvivenza della specie umana», ha commentato invece la co-portavoce di Europa Verde e deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Eleonora Evi.

17 Novembre 2022
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