5:21 pm, 19 Ottobre 22 calendario

Ue, il calo del prezzo del gas potrebbe frenare il price cap

Di: Redazione Metronews
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«Il price cap potrebbe non servire proprio, se continua il calo del prezzo del gas a cui stiamo assistenza. E’ un elemento che farà parte della discussione tra i leader al vertice di domani». Lo ha dichiarato un alto funzionario dell’Ue in vista del Consiglio europeo, l’ultimo a cui parteciperà il premier italiano Mario Draghi. «Le posizioni tra gli Stati sul price cap restano divergenti ma a differenza del vertice di Praga quello di domani è un consiglio formale, ci sono delle conclusioni su cui sarà necessario trovare un accordo», ha spiegato. «Inoltre – ha aggiunto – questa volta abbiamo una proposta della Commissione da discutere. Rappresenta un punto di partenza per raggiungere la convergenza necessaria».

Intervenire sul price cap

Mentre si guarda ad Amsterdam, dove il mercato Ttf ha aperto ancora in calo a 110 euro al megawattora, per poi risalire,   nell’ultima bozza delle conclusioni del Consiglio europeo di domani e venerdì i leader aprono all’istituzione del tetto al prezzo del gas per la generazione dell’elettricità. Nell’ultima versione delle dichiarazioni finali, i leader passano dalla richiesta alla Commissione di «esaminare» a quella di «proporre» un price cap sul gas per la generazione dell’elettricità.

L’intervento della Von der Leyen

Testo soggetto a modifiche, ma intanto oggi la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo al dibattito sulla preparazione al Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre ha ribadito la ratio dell’accordo: «A marzo abbiamo proposto al Consiglio l’opzione di limitare i prezzi del gas. Oggi torniamo su questo. L’attuale parametro di riferimento che determina i prezzi del gas è il Ttf. Il Ttf è focalizzato sul gasdotto, mentre il gas naturale liquido è diventato sempre più importante in Europa. Abbiamo bisogno di un nuovo parametro di prezzo specifico per il Gnl. La Commissione svilupperà ora questo parametro di riferimento complementare insieme al regolatore europeo. Ma ci vorrà del tempo. Quindi, come misura tampone, limitiamo i prezzi tramite il Ttf». Ha poi aggiunto il tema della solidarietà: «Invece di competere nell’offerta gli europei dovrebbero comprare il gas insieme. Per questo acquisteremo insieme gas a livello Ue. L’aggregazione della domanda sarà obbligatoria per almeno il 15% dei volumi necessari al riempimento degli stoccaggi di gas. E le società coinvolte possono formare un ‘consorzio di acquisto del gas’. Lo facciamo perché abbiamo imparato la lezione. Abbiamo letteralmente visto ad agosto, al culmine della stagione di riempimento, come gli Stati membri si superavano a vicenda e i prezzi aumentavano. Possiamo sicuramente essere più intelligenti di così. Quindi mettere in comune la nostra domanda è d’obbligo» ha affermato.

Lo zampino di Erdogan

Intanto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato di essere d’accordo con il suo omologo russo Vladimir Putin sulla creazione di un hub del gas in Turchia. «Ora l’Europa sta pensando a come rifornirsi di energia nel prossimo periodo invernale. Noi, grazie a Dio, non abbiamo un problema del genere. Inoltre, nel nostro ultimo incontro con Putin, abbiamo deciso di creare un hub del gas in Turchia che l’Europa può utilizzare per il gas russo attraverso la Turchia», ha detto Erdogan in una riunione del suo partito in parlamento. Lo riporta Ria Novosti.

19 Ottobre 2022
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