Carlo Verdone
12:33 pm, 3 Ottobre 22 calendario
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Carlo Verdone: «La sala non deve morire!»

Di: Redazione Metronews
Carlo Verdone
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«La sala non deve morire ma per riuscire ad aiutare i cinema c’è bisogno di film ben fatti e storie seducenti». Così Carlo Verdone all’annuncio dei finalisti del Premio Mario Verdone, riservato a un giovane autore italiano che si sia contraddistinto nell’ultima stagione cinematografica per la sua opera prima.

Carlo Verdone e i finalisti

Il premio sarà consegnato nel corso nella XXIII edizione del Festival del Cinema Europeo, da 12 al 19 novembre. Sono 10 gli autori finalisti: Laura Samani per Piccolo Corpo. Poi, Hleb Papou per Il Legionario. Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis per Re Granchio, Matteo Fresi per Il Muto di Gallura. E, ancora, Giulia Louise Steigerwalt per Settembre, Elisa Amoruso per eMaledetta Primavera, Beatrice Baldacci per La Tana, Silvia Brunelli per La Santa Piccola, Domenico Croce per Vetro, Alessandro Grande per Regina.

La giuria del Premio Mario Verdone

La Giuria è costituita da Carlo, Luca e Silvia Verdone che scelgono il vincitore tra gli autori selezionati.
«È sempre un motivo di grande orgoglio poter celebrare la figura di nostro padre Mario al Festival del Cinema Europeo di Lecce – dice Carlo Verdone –. I motivi sono tanti, ma forse il primo riguarda la crescita qualitativa ed internazionale che questo appuntamento ha assunto anno dopo anno. Merito della passione del caro amico Alberto La Monica. Ma anche di un pubblico sempre più attento e preparato che sostiene con interesse questa vasta rassegna ricca di proposte originali dove i giovani autori hanno ruolo molto importante».

«Il Cinema sta vivendo, come tutti notiamo, un periodo di grande trasformazione. Ma non vorremmo mai abdicare alla sala per il divano di casa o lo smartphone. La sala – aggiunge Verdone, che saràpresidente di Giuria alla Festa del cinema per la sezione Commedia – non deve morire. Perché resta uno dei pochi luoghi di aggregazione e condivisione dell’opera cinematografica. Nessuna polemica con le serie e le piattaforme, ma è vero anche che non solo la pandemia ha reso difficile l’esistenza della sala cinematografica. I film nazionali (anche se alcuni erano di livello eccellente) devono essere più seducenti apportando maggior attenzione nella scelta dei soggetti e nella stesura della sceneggiatura. Un film non riuscito, in un momento come questo, può minare la fiducia dello spettatore. E questo non lo possiamo permettere. Tutti noi siamo artefici del destino del nostro cinema. E ognuno di noi dovrà applicarsi nel trovare nuove idee e stili innovativi nel raccontare nuove storie con coraggio e sincerità. Quello che ci auguriamo, noi fratelli Verdone, è di segnalare tra i giovani autori chi saprà accendere un faro luminoso per una ripartenza decisiva per il nostro cinema. Ne abbiamo urgente bisogno».

Il Premio dedicato a Mario Verdone è stato istituito in accordo con la famiglia Verdone dal Festival del Cinema Europeo, la selezione dei film in concorso è a cura di Alberto La Monica e Laura Delli Colli, Presidente, in rappresentanza del Direttivo Nazionale del SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.

3 Ottobre 2022
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