Roma
5:14 pm, 2 Settembre 22 calendario

Corte di Conti, condanna per D’Amato

Di: Redazione Metronews
Corte dei Conti condanna per D'Amato
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La Corte dei Conti ha emesso una condanna nei confronti dell’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato. Una tegola che rischia di fermare la sua candidatura alla guida della Regione. D’Amato infatti era stato il primo esponente politico del centrosinistra a ufficializzare la sua corsa per la poltrona di governatore.

Corte di Conti, condanna per D’Amato

La Corte dei conti ha condannato l’assessore a risarcire di 275 mila euro di contributi regionali. Il processo riguarda uno spostamento di denaro avvenuto tra il 2005 e il 2008, quando D’Amato era consigliere del Lazio. Secondo i giudici D’Amato, infatti, aveva ricevuto i fondi regionali per la Fondazione Italia Amazzonia Onlus, di cui era presidente.

Quei soldi però sarebbero stati indebitamente usati non per l’associazione, ma a fini politici. Il processo, sul fronte penale, è stato invece archiviato.

«Sentenza ingiusta, farò ricorso»

L’assessore, dal canto suo, ha annunciato che presenterà ricorso. «Apprendo dalla stampa, a cui è stata trasmessa prima che alle parti, della sentenza emessa dal collegio presieduto dal presidente Tommaso Miele. La ritengo ingiusta e ingiustificata: sarà depositato immediatamente l’appello da parte degli avvocati Angelo Piazza e Gennaro Terracciano». Così l’assessore D’Amato, che aggiunge: «Mi considero totalmente estraneo ai fatti risalenti a oltre 15 anni fa, senza che peraltro sia stata fornita prova alcuna di un atto, o fatto, da me compiuto».

«Rilevo che nonostante la procura regionale della Corte dei Conti per ben tre volte avesse aderito alle richieste procedurali dei miei difensori, per ben tre volte e con motivazioni infondate e sorprendenti, le ha respinte con verbali che non corrispondono all’effettivo svolgimento del giudizio», è il commento di D’Amato.

«Per questo motivo sarà depositato un dettagliato esposto al consiglio della presidenza della Corte dei Conti e una denuncia per falso ideologico alla procura della Repubblica di Roma. Sono assolutamente sereno e fiducioso nel giudizio di appello e continuo il mio lavoro al servizio dei cittadini», conclude l’assessore.

 

2 Settembre 2022
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