Vaiolo delle scimmie, aumentano i contagiati

ROMA Continua lentamente a salire il numero di casi accertati di vaiolo delle scimmie in Italia, mentre solo pochi giorni fa l’Oms ha dichiarato l’epidemia emergenza sanitaria globale, e nelle ultime ore si è registrata la prima vittima in Europa.
L’identikit dei contagiati dal vaiolo delle scimmie in Italia
Nel nostro Paese sono 479 i contagiati ufficiali, stando al bollettino del ministero della Salute aggiornato a ieri, 53 in più rispetto all’ultima rilevazione del 26 luglio. Di questi, 146 sono i casi collegati a viaggi all’estero. Si conferma l’identikit del malato, che quasi sempre è giovane (età media 37 anni) e soprattutto di sesso maschile: sui 479 casi registrati solo 3 sono donne.
La Regione con più contagi è la Lombardia, 216, seguita da Lazio (101), Emilia Romagna (55), Veneto (33) e Piemonte (18).
In ogni caso in Italia, i casi mostrano tendenza alla stabilizzazione, la situazione è sotto costante monitoraggio, e non si ritiene debba destare particolari allarmismi, come sottolineato da Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero.
I sintomi del vaiolo delle scimmie
I sintomi del vaiolo delle scimmie, riferisce il ministero, comprendono di solito: febbre, intenso mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e astenia. I segni più frequenti sono: linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee.
L’eruzione cutanea di solito inizia entro tre giorni dalla comparsa della febbre. Le lesioni possono essere piatte o leggermente rialzate, piene di liquido limpido o giallastro, possono formare croste, seccarsi e cadere. L’eruzione cutanea tende a concentrarsi sul viso, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Può anche essere riscontrata sulla bocca, sulla zona perigenitale e sugli occhi.
I sintomi in genere durano da 2 a 4 settimane e scompaiono da soli senza trattamento.
La trasmissione del virus
Il virus si trasmette attraverso un contatto stretto con un caso sintomatico. L’eruzione cutanea, i fluidi corporei (come liquido, pus o sangue da lesioni cutanee) e le croste sono particolarmente infettivi. Ulcere, lesioni o piaghe della bocca possono essere infettive e il virus può diffondersi anche attraverso la saliva o attraverso droplet (goccioline respiratorie) in caso di contatto prolungato faccia a faccia (a maggior rischio gli operatori sanitari, i membri della stessa famiglia e altri contatti stretti dei casi confermati).
Il vaiolo delle scimmie può essere trasmesso con contatto diretto tra le lesioni durante le attività sessuali. Anche indumenti, lenzuola, asciugamani o stoviglie contaminati dal virus di una persona infetta possono contagiare altre persone.
Il Ministero della Salute chiede l’autoisolamento
Al fine di proteggere se stessi e gli altri, una circolare del Ministero della Salute prevede che i casi confermati e sospetti si mettano in autoisolamento. Chiunque abbia sintomi riferiti al vaiolo delle scimmie deve contattare immediatamente il proprio medico
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