Milano
4:26 pm, 18 Luglio 22 calendario

Condanna più lieve per la Leonessa dei Balcani seguace dell’Isis

Di: Redazione Metronews
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E’ caduta l’accusa di associazione per finalità di terrorismo per Bleona Tafallari, la 20enne italo-kosovara finita in carcere a novembre in un’indagine della Digos per essere una sostenitrice dell’Isis. Lo ha deciso il gup Livio Cristofano che ha riqualificato il reato in quello meno grave di istigazione a commettere un reato e inflitto una pena di 3 anni e 4 mesi. La giovane era stata arrestata lo scorso novembre con l’accusa di terrorismo internazionale. Il pm  titolare dell’indagine Leonardo Lesti aveva chiesto 5 anni di reclusione per Tafallari, conosciuta come “Leonessa dell’Isis”. Secondo l’accusa, la giovane sarebbe stata una devota sostenitrice dell’Isis e si sarebbe anche resa responsabile di proselitismo e arruolamento.

La Leonessa sposata ad un miliziano

L’indagine nasce dalle acquisizioni di intelligence sull’allora 21enne miliziano di origini kosovare – legato alla cerchia dell’autore della strage di Vienna del 2 novembre 2020 (nella quale morirono quattro persone), Kujtim Fejzulai – che, in Germania, ha sposato con rito islamico l’imputata 20enne. La pubblica accusa ha ripercorso le indagini che hanno portato all’arresto della ragazza accusata di aver messo in atto «una continua e incessante attività di propaganda delle ideologie delle organizzazioni terroristiche attraverso l’utilizzo dei social network (Whatsapp, Snapchat, Instagram e soprattutto Telegram) esaltando lo Stato Islamico in tutte le sue componenti».

Assenza di contatti operativi

Considerata dall’accusa una sostenitrice dello Stato Islamico e parte dei cosiddetti Leoni dei Balcani, costola dell’Isis, avrebbe offerto «regole di mutuo soccorso per le sorelle bisognose, quali il reperimento di uno sposo che abbia abbracciato la Jihad», inoltre nel suo cellulare sarebbero state trovare centinaia di chat, immagini di combattimenti e istruzioni su come poter fabbricare ordigni artigianali. Una ricostruzione contestata dalla difesa della donna che – in aula e in una memoria di 30 pagine – ha sottolineato «l’assenza di indagini serie che possano dimostrare che Bleona Tafallari facesse parte di questa presunta organizzazione, vista la mancanza di contatti operativi». La tesi dell’accusa non ha convinto il giudice che ha riqualificato il reato e ha cancellato il suo presunto legame con il terrorismo.

18 Luglio 2022
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