Torino
5:29 pm, 7 Luglio 22 calendario
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Stellantis, accordo per 1820 uscite, 600 a Mirafiori

Di: Redazione Metronews
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Saranno 600 gli operai e impiegati di Stellantis di Torino che rientreranno nell’accordo siglato oggi per lasciare il gruppo in cambio di incentivi. L’intesa, sottoscritta dai sindacati metalmeccanici Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr, ma non dalla Fiom, prevede 1820 uscite volontarie in cambio di incentivi e un percorso di ricollocazione attiva. Si tratta del 3,7% – spiegano i sindacati – dei 49.000 dipendenti degli stabilimenti italiani di Stellantis

Le uscite – spiegano i sindacati – saranno volontarie, o meglio, avverranno in base alla “non opposizione” del lavoratore alla risoluzione del rapporto di lavoro, nell’ambito delle unità e delle mansioni interessate per le quali sussiste un’eccedenza per Stellantis. Per gli operai sono previsti incentivi monetari, mentre per i soli impiegati e quadri Stellantis ha previsto un nuovo strumento per favorirne la rioccupabilità, denominato “active placement”. In pratica, potranno lasciare l’azienda solo a fronte della sottoscrizione di un altro contratto di lavoro.

Tra gli impianti più colpiti dalle uscite, c’è sicuramente Mirafiori, dove oggi – secondo Fim-Cisl – lavorano 3.600 persone. Ed è proprio sullo smantellamento di Mirafiori che punta il dito Edi Lazzi, segretario generale della Fiom di Torino: «Nel giro di un anno esatto, con queste ulteriori 600 uscite dagli Enti Centrali di Torino, arriviamo a un totale di 1400 uscite solo nelle strutture impiegatizie e a ben 2900 su tutta l’area di Mirafiori». «È evidente che l’attuale strategia dell’azienda sia quella di svuotare il più possibile Mirafiori, in particolar modo stanno spingendo sugli impiegati che rappresentano a Torino il 50% di coloro che stanno uscendo dall’azienda. Questo è un segnale doppiamente negativo perché oltre a diminuire l’occupazione, se ne sta andando via la ‘testa’ che progetta, ingegnerizza e sviluppa il prodotto».

Per la Fiom, «Serve un progetto per il rilancio di Mirafiori che passa inevitabilmente sul ripensare i suoi spazi, su nuove produzioni, assunzioni di giovani e il riciclo e riutilizzo dei materiali delle auto dismesse. È necessario fare nuovamente sistema con le istituzioni, come abbiamo fatto a marzo, per chiedere al più presto un’ulteriore incontro a Carlo Tavares, che dia continuità a ciò che si era accennato in quell’occasione. Faremo la nostra parte» conclude Lazzi.

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7 Luglio 2022
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