Arriva l’ok all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato

Arriva l’ok all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. La Turchia ha trovato un accordo con le due nazioni nordiche che apre all’ingresso dei due Paesi nell’Alleanza atlantica. Lo ha annunciato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ha parlato in conferenza stampa di «giornata costruttiva» che ha portato a una decisione «storica».

Ok all’ingresso nell’Alleanza

Stoltenberg ha spiegato che Svezia e Finlandia hanno accettato di «sostenere la lotta alle minacce per la sicurezza, modificare la loro legislazione, attuare una stretta sul Pkk e accettare un accordo sulle estradizioni» dei curdi ricercati in Turchia per terrorismo.

«Alla luce dei progressi, la Turchia ha concordato il sostegno al loro ingresso nella Nato», ha affermato Stoltenberg, così oggi «i membri della Nato decideranno sull’approvazione della richiesta di adesione, Svezia e Finlandia diventeranno “invitati” e inizierà la procedura di applicazione». Stoltenberg si è detto «fiducioso nel forte impegno» dei tre Paesi «a questo memorandum d’intesa unilaterale».

“Putin voleva meno Nato, adesso ha più Nato ai suoi confini”, ha detto  Stoltenberg dopo l’accordo. Il via libera all’ingresso dei due Paesi “manda un messaggio molto importante per Putin, che la porta della Nato resta aperta”, ha sottolineato il numero uno dell’Alleanza atlantica, in una conferenza stampa nella capitale spagnola.

La Turchia e gli Usa

La Turchia non ha avanzato agli Stati Uniti «nessuna richiesta particolare di concessioni» per dare il via libera all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Lo ha assicurato un funzionario della Casa Bianca a France Presse. Il riferimento è alle forniture di F-16, che Washington aveva sospeso dopo che Ankara aveva acquistato il sistema antiaereo S-400 russo.

Erdogan canta vittoria

«La Turchia ottiene quello che vuole – hanno affermato fonti di Ankara – grazie alla posizione determinata del presidente Recep Tayyip Erdogan, la Turchia ha ottenuto notevoli progressi nella lotta contro le organizzazioni terroristiche. Il fatto che la definizione di Feto (l’organizzazione del religioso Fetullah Gulen, nemico giurato di Erdogan) come organizzazione terroristica insieme al Pkk/Ypg/Pyd sia stata così chiaramente affermata in un accordo internazionale è un passo molto importante nella dimensione internazionale nella lotta della Turchia sotto la guida del presidente Erdogan».