Roma
5:52 pm, 30 Maggio 22 calendario
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Sfregiata con le svastiche la lapide di Alfredino Rampi

Di: Redazione Metronews
Alfredino Rampi
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Orrore e sdegno nel cimitero monumentale del Verano a Roma. Qualcuno ha sfregiato la lapide di Alfredino Rampi disegnando 11 svastiche e frasi ingiuriose attorno alla foto del bambino. Ne ha dato notizia il telegiornale regionale del Lazio. Il bambino di sei anni morto tragicamente nel giugno del 1981 dopo essere precipitato in un pozzo a Vermicino riposa nella tomba di famiglia accanto al fratello e alla nonna.

Sfregiata con le svastiche la lapide di Alfredino Rampi

È stata una donna che era andata a far visita alla tomba del marito, vicino a quella della famiglia Rampi, ad accorgersi dello scempio. La donna ha raccontato ai microfoni del Tgr Rai che 10 giorni prima quelle svastiche e quegli insulti non c’erano.

Resta il dubbio sulla natura del gesto vandalico, se si tratti cioè di un raid organizzato da qualche gruppuscolo o sia l’azione isolata di qualche balordo. ma l”episodio, tanto grave quanto insensato, conferma l’incuria nella quale versa uno dei più importanti cimiteri d’Italia.

Due giorni fa alla Garbatella il presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri e la capogruppo del Pd in Campidoglio Valeria Baglio avevano inaugurato un murale ad Alfredino. Il disegno, che riempie la facciata di un palazzo in via Rocco Cesinale, è il simbolo della solidarietà di un intero Paese, la stessa che si strinse intorno alle sorti del bambino 41 anni fa.

Il sindaco Gualtieri: «Faremo ripulire subito questo scempio»

«È inaccettabile la vigliacca profanazione della lapide del piccolo Alfredino Rampi imbrattata con 11 svastiche. Faremo ripulire subito questo scempio». Lo scrive su Twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. «Alfredino resta nei nostri cuori. Questi barbari si vergognino».

D’Amato: «Una notizia che non avremmo mai voluto leggere»

«Voglio esprime la più ferma condanna alla vile profanazione della lapide di Alfredino Rampi. Una notizia che mai avremmo voluto leggere e che indigna profondamente. Mi auguro che al più presto i colpevoli vengano individuati dalle forze dell’ordine». Lo ha dichiarato l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

La storia di Alfredino

Il piccolo Alfredo Rampi cadde in un pozzo artesiano in via di Vermicino, a Frascati, il 10 giugno del 1981. Per tentare di liberarlo intervennero vigili del fuoco, speleologi, volontari e anche un contorsionista. I tentativi di soccorso andarono avanti per tre giorni mentre tutta Italia seguiva con il fiato sospeso le sorti del bambino. Anche il Presidente della Repubblica Sandro Pertini andò di persona a seguire le operazioni per estrarre il piccolo, intrappolato a 36 metri di profondità.  Tre giorni dopo, il 13 giugno 1981. Uno stetoscopio e una telecamera calati dall’alto ne certificarono la morte, lasciando il Paese sgomento.

30 Maggio 2022
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