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10:32 am, 27 Maggio 22 calendario

Nella Cava dell’Appia Antica il Museo dei sotterranei

Di: Redazione Metronews
fresco nella Cava
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Un fine settimana al fresco nella Cava dell’Appia Antica, la “Regina Viarum” che il ministro Franceschini ha appena candidato a Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. Sabato 28 maggio 2022 – con una giornata ricca di eventi, iniziative e dimostrazioni dei rievocatori storici – l’Associazione Sotterranei di Roma inaugura il Museo dei sotterranei nella Cava romana alla Caffarella. Qui il programma dettagliato della giornata. Scendendo nelle gallerie si può compiere un viaggio nel tempo alla scoperta di un mondo ipogeo straordinario e incredibile, dove tutto sembra essersi fermato, in un percorso che attraversa migliaia di anni e svela i segreti di ciò che ha reso unica al mondo la Città Eterna. Nella sua storia trimillenaria Roma ha sempre avuto bisogno di materiale da costruzione, in particolare tufi e pozzolane. Inizialmente furono cavati all’interno del perimetro delle Mura, ma ben presto le ridotte disponibilità si esaurirono e così gli antichi “fossores”, schiavi impiegati nelle operazioni di estrazione del materiale in sotterraneo, iniziarono a realizzare imponenti impianti caveali al di fuori della città, lungo le vie consolari come l’Appia Antica. Molti profili collinari furono intaccati dalle cave romane, utilizzate per l’estrazione della pozzolana, elemento fondamentale per realizzare il calcestruzzo con cui costruire gli edifici dell’Urbe.

Gallerie della Cava romana dell’Appia Antica.

Al fresco nella Cava

Ma gli estesi ambienti ipogei della Cava dell’Appia Antica, che si sviluppano complessivamente per 35 km, nel corso del tempo hanno avuto diversi utilizzi. In antichità hanno ospitato delle catacombe – come quelle di Pretestato o della Santa Croce, oggi accessibili dalla via Appia Antica – mentre in epoca più moderna le gallerie si sono trasformate in fungaie per coltivare i Pleus e gli Champignon. Percorrendo il Museo dei sotterranei si possono dunque ammirare la Cava romana, considerato che dal periodo imperiale sino al 1900 il cuore della collina è stato scavato a mano per estrarre la pozzolana, creando complessi labirinti di gallerie; la fungaia, poichè verso fine Ottocento si scoprì un sistema per coltivare i funghi. Così, grazie alla temperatura costante e ideale, la cava iniziò ad essere usata per questo. Sono stati inoltre ricostruiti scientificamente degli ambienti particolari: il Mitreo, luogo di un antico culto religioso iniziatico praticato negli ipogei, al quale il cristianesimo – suo antagonista – si sostituì mutuandone diversi aspetti e un rifugio antiaereo, perchè durante la Seconda Guerra Mondiale spesso la popolazione civile trovò riparo di fortuna dalle bombe nelle gallerie delle cave.

Il Mitreo ricostruito nella Cava romana.

Tra Storia e Natura

La Cava romana dell’Appia Antica è all’interno del Parco della Caffarella, un sito straordinario dove Storia e Natura si sposano in un connubio unico. È aperta tutti i week-end e i giorni festivi, dalle 10 alle 19, con visite guidate di diversa lunghezza e durata. Volendo, però, è possibile prenotare anche per gruppi pre-costituiti e fuori orario. Nella cava vengono ospitati eventi di approfondimento scientifico, corsi di formazione a cura dell’Associazione Sotterranei di Roma e occasioni ludiche con pedalate ipogee e una “Escape room” storica ambientata nell’antica Roma. Per altre informazioni si può consultare il sito della Cava romana dell’Appia Antica.

27 Maggio 2022
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