Milano
6:08 pm, 22 Maggio 22 calendario
3 minuti di lettura lettura

Esplode la gioia milanista. Polemiche per il maxi schermo

Di: Redazione Metronews
condividi

Un boato e una serie infinita di petardi. Così tifosi rossoneri (pur orfani di un maxi schermo) hanno accolto in piazza del Duomo il fischio finale di Sassuolo-Milan. Il ‘Diavolo’ torna a vincere la Serie A dopo 11 anni. È il diciannovesimo scudetto della storia del Milan. Gli ultras si erano riversati in piazza Duomo a match ancora in corso, dove sono esplosi di gioia per i gol di Giroud e Kessie. Per la questura sarebbero già 30 mila, tanto che è stato disposto il salto fermata della stazione metropolitana Duomo M1 e M3. Caroselli di auto e motorini hanno mandato il traffico in tilt, mentre da via Torino e dalle strade circostanti continua ad affluire gente verso la piazza. Il dispositivo di sicurezza predisposto dal Questore Petronzi si avvale anche del Posto di Comando Interforze in piazzetta ex Reale, coordinato da un Dirigente della Questura di Milano e composto da rappresentanti dei Carabinieri, dai Vigili del Fuoco, dalla Polizia Locale, dall’AAT 118, dalla Protezione Civile Comunale, come disposto dal Piano di Sicurezza per i Concerti e gli Spettacoli/Eventi che interessano piazza Duomo e altre piazze maggiori nella Città di Milano.

I festeggiamenti dei tifosi del Milan in Piazza Duomo

Grande festa anche dinanzi alla sede di Casa Milan, in un’altra zona della città, dove un altro gruppo di tifosi si era riunito nel piazzale all’esterno per seguire la partita dei ragazzi di Pioli. Sempre la questura fa sapere che «supporter rossoneri si sono ritrovati anche in piazza Castello, in piazza Sempione, costantemente seguiti dalle Forze dell’Ordine». Le forze dell’ordine – si apprende – sono attualmente impegnate anche in piazza XXV Aprile, Darsena, piazza Sempione e lungo le principali arterie cittadine per monitorare e gestire il flusso di tifosi rossoneri scesi in strada per celebrare la vittoria. Il presidente lombardo Attilio Fontana ha fatto sapere che «Non appena sarà buio, Palazzo Lombardia sarà illuminato di rossonero».

I tifosi milanisti davanti a Casa Milan, al Portello

Intanto nel pomeriggio da registrare lo scambio al vetriolo tra il sindaco Beppe Sala e il leader leghista, Matteo Salvini. A dare fuoco alle polveri, era stato Salvini, che aveva attaccato Sala sul mancato maxi schermo per seguire la partita del Milan, decisiva per l’assegnazione dello scudetto. Secondo Salvini, infatti, Sala avrebbe rifiutato di posizionare il maxi-schermo. «Il sindaco di Milano non è riuscito ad autorizzare il maxi schermo per il Milan oggi pomeriggio per evitare assembramenti e poi ieri sera c’è stato uno straordinario concerto con decine di migliaia di persone in piazza Duomo. Mettiti d’accordo con te stesso», ha detto.

Il post di Sala di risposta a Salvini pubblicato su Instagram

Quasi immediata la risposta social di Sala, che su Instagram ha risposto con insolita ruvidezza: «Andiamo con ordine», scrive Sala
«1. Io “non sono riuscito ad autorizzare il maxischermo”, perché nessuno ne ha fatto richiesta. Molto semplice.
2. Il concerto di ieri sera,  per i 40 anni di radio Italia in piazza Duomo, invece, è stato autorizzato perché una Radio ha preso formalmente e sostanzialmente l’iniziativa. Altrettanto semplice.
3. In un clima violento (basta vedere le minacce nei miei confronti sui social) questo ‘signore’ getta benzina sul fuoco, dicendo falsità
4. E meno male che questo ‘signore’ ha fatto il ministro dell’Interno…. Evidentemente non ha imparato nulla, nemmeno le regole di base sugli eventi di piazza.
5. Non penso che il nostro Paese possa essere rappresentato da persone così senza scrupoli. È la mia modesta opinione. Ma penso che molti italiani stiano aprendo gli occhi.
6. Onorevole Salvini, io invece non la esorto a ‘mettersi d’accordo con sé stesso’. Sarebbe un esercizio al di là delle sue capacità».

22 Maggio 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo