Roma
7:51 pm, 19 Maggio 22 calendario

Expo 2030, lavori serrati per sostenere la Capitale

Di: Redazione Metronews
Expo 2030 lavori serrati
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Il Campidoglio ha votato all’unanimità la delibera che costituisce ufficialmente il Comitato promotore per sostenere la candidatura della Capitale a Expo 2030. È il segnale che dà il via a lavori serrati per redigere il dossier che il sindaco Gualtieri presenterà a tutti i Paesi membri del Boureau International des Expositions (BIE).

Expo 2030, lavori serrati per sostenere la Capitale

L’istitizione del Comitato Promotore per la candidatura di Roma a Expo 2030, a cui hanno detto sì tutti i 42 consiglieri dell’Assemblea Capitolina e lo stesso sindaco Roberto Gualtieri, è il primo atto formale per accelerare la “campagna” delle prossime settimane.

Le tappe del percorso

Il primo cittadino ha spiegato in Aula Giulio Cesare le tappe del percorso che inizia oggi. La consegna del dossier di Expo 2030 è prevista per il prossimo 7 settembre. «Roma conta di chiudere il documento entro il 30 giugno, per dedicare luglio alla traduzione e alla stampa», ha esordito Gualtieri.

A luglio poi la Capitale ospiterà gli stati generali di Expo 2030. «Riteniamo fondamentale coinvolgere le forze produttive e la società civile. Grazie a questa iniziativa valorizzeremo le ragioni di fondo per cui abbiamo deciso di candidare Roma», ha precisato il sindaco.

L’area dell’Expo sarà quella di Tor Vergata, sulla quale sono già stati stanziati 22 milioni di euro per migliorare le infrastrutture. Altri fondi sono attesi dal Pnrr e le istituzioni sono al lavoro per recuperare le Vele di Calatrava. L’intento emerso nella discussione di oggi è lasciare alla città e ai romani un quadrante rigenerato e ricco di servizi.

Il pressing sui Paesi aderenti al BIE

Le attività inerenti la campagna elettorale per la promozione della candidatura di Roma «stanno procedendo proficuamente. Le ambasciate hanno infatti preso contatto con tutti i 170 Paesi membri del Bie, segnalando la nostra candidatura». ha proseguito Gualtieri.  Sarà un diplomatico di primissimo piano, Sebastiano Cardi, a coordinare la campagna assieme ad altri special ambassadors assegnati ciascuno a una specifica area geografica.

Gualtieri ha elencato le missioni effettuate fino a oggi:  «Hanno visto come destinazione, in ordine cronologico: Burkina Faso e Niger; Parigi, dove sono stati incontrati 12 delegati al Bie; Cambogia, Tailandia e Vietnam; New York e Washington Dc; Croazia e Montenegro; Honduras e Messico, quest’ultima missione è tutt’ora in corso. Molto ricco – ha spiegato il sindaco – è anche il prospetto delle prossime missioni organizzate da qui all’estate. Durante le missioni, vengono prospettati ai Paesi visitati nuovi modelli di partecipazione aderenti alle loro richieste, oltre che progetti congiunti di rigenerazione urbana o incentrati sulla crescita green e la sostenibilità. Il tutto nel quadro del modello di lavoro che abbiamo scelto noi per primi di adottare, basato sul coinvolgimento delle imprese, delle università e del terzo settore».

Gli Stati Generali di Luglio per includere «le forze vive della città»

A luglio gli stati generali di Expo 2030 si terranno in una unica giornata, articolata su cinque tavoli di lavoro: architettura e urbanistica; terzo settore; imprese e turismo; cultura e università; media.

«Sarà un evento istituzionale di grande importanza – ha spiegato Gualtieri -, in cui le forze vive della città potranno contribuire alla candidatura di Roma e arricchirla con le loro idee e i loro contributi. Grazie a questa iniziativa, sapremo valorizzare le ragioni di fondo per cui abbiamo scelto di avanzare la nostra candidatura. La nostra città – ha concluso – è la cornice ideale per un’esposizione che sia imperniata sulla sostenibilità, l’innovazione e l’inclusione, in conformità con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite per lo sviluppo sostenibile».

Raggi: «Forze politiche unite per l’Expo»

La presidente della commissione capitolina speciale Expo 2030 ed ex sindaca Virginia Raggi ha commentato: «Sono lieta che da una iniziale idea e proposta si sia arrivati a questa unità di intenti, questa candidatura presenta per Roma una bellissima opportunità. Da subito abbiamo capito che Expo poteva rappresentare un vero e proprio volano per lo sviluppo economico della città. Quando parliamo di Expo dobbiamo partire dal post Expo – ha sottolineato Raggi – e da quello che resta alla città, concentrando i nostri sforzi per sanare e ricucire una ferita urbana a partire dai bisogni di quel territorio e di quella comunità urbana».

 

 

19 Maggio 2022
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