Becker in carcere insegna ora l’inglese agli altri detenuti

Boris Becker insegnante in carcere. Da ex allenatore di Djokovic a maestro di inglese per i compagni di detenzione in carcere: Boris Becker è sempre in cattedra. Certo, nel duro carcere di Wandsworth, a Londra, dove l’ex tennista sta scontando una condanna a due anni e mezzo per bancarotta fraudolenta, c’è poco dell’atmosfera patinata a cui era abituato nello star system. Ma tant’è. Zar Boris, che per un curioso disegno del destino è rinchiuso in cella a pochi chilometri da Wimbledon, si è corciato le maniche e si sta dando da fare.

Becker insegna inglese in carcere, gli avvocati al lavoro per farlo uscire

Chi nel frattempo si è corciato le maniche è sicuramente il pool di avvocati che segue la sua delicata causa. Infatti il tre volte campione di Wimbledon, condannato per aver occultato al fisco quasi tre milioni di euro dopo aver dichiarato bancarotta, spera adesso in una riduzione della pena. I legali sono al lavoro perché venga dimezzata in modo che l’ex allenatore di Djokovic possa essere scarcerato già nel 2023 grazie alla buona condotta.

L’altro fronte giuridico su cui si lavora è quello del trasferimento in Germania, dove le condizioni di cita in carcere sarebbero migliori. Lo scrive il Sun. Al momento Becker ha scontato sedici giorni di detenzione in un’ala con meno restrizioni rispetto allo standard di Wandsworth (prigione che ospita 1300 detenuti, considerata molto severa). Ma in patria potrebbe stare molto meglio.

A far sperare i suoi avvocati ci sono le nuove regole del Ministero dell’Interno inglese, “dedicate” agli stranieri condannati a più di un anno di carcere. Lo stesso ministero ha fatto sapere nei giorni scorsi “per ogni detenuto appartenente a un’altra nazionalità l’estradizione viene sempre presa in considerazione”. Zar Boris spera di essere trasferito in patria entro Natale. Permquel periodo dovrebbe aver già finito con le lezioni.