ossa
3:50 pm, 9 Maggio 22 calendario

La cura Pinocchio: ossa umane sostituite dal legno di palma

Di: Redazione Metronews
Pinocchio
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Si potrebbe chiamare cura Pinocchio per le ossa, come il famoso burattino di legno che diventa umano, perchè ora le ossa umane possono essere sostituite dal legno. Nello specifico da quello di Rattan, la palma che cresce nelle regioni tropicali di Africa, Asia e Australia. Si tratta di una innovativa tecnologia, a tutti gli effetti green, sviluppata da un gruppo di ricerca presso l’Istec-Cnr (Istituto di Scienza e Tecnologia per Ceramica) di Faenza, guidato da Anna Tampieri, «miglior innovatrice italiana» nel 2019 e già presidente di Enea Tech, il primo fondo italiano per il trasferimento tecnologico. Si chiama b.Bone ed è un sostituto osseo a tutti gli effetti, di nuova generazione, adatto per la ricostruzione chirurgica dei difetti ossei. In pratica, i chirurghi ortopedici potranno offrire ai pazienti l’opportunità di riavere il proprio osso naturale ed evitare le complicanze chirurgiche e postoperatorie nel trattamento di difetti ossei causati da lesioni traumatiche o indotti chirurgicamente alle ossa di braccia, gambe e bacino. Definito «The New Gold Standard in bone regeneration», b.Bone è stato sviluppato e brevettato da GreenBone Ortho Spa, l’azienda attiva a Faenza dal 2014 nel campo della rigenerazione ossea, e ora è distribuito in Italia in esclusiva da Abiogen Pharma, azienda farmaceutica con base a Pisa e tra i leader mondiali nello sviluppo di farmaci e terapie per patologie legate alle ossa e al loro metabolismo.

Pinocchio con ossa di palma

Il team guidato dalla scienziata Tampieri era stato attivato per la ricerca di bio-materiali innovativi per la sostituzione dell’osso in innesti e impianti. Sotto osservazione era il potenziale dei legni naturali che, per elasticità, leggerezza e forza, presentano comportamenti simili a quelli delle ossa. Avviata così una selezione fra le piante che avessero una struttura interna simile a quella dell’osso, per i ricercatori faentini il miglior candidato è risultato infine il Rattan, una pianta simile al bambù. Grazie alla sua architettura 3D interna «che incorpora – spiegano – canali di trasporto xylem, che imitano il modo in cui i vasi sanguigni attraversano l’osso» e consente anche lo scambio di fluidi biologici, l’osso di Rattan si differenzia da tutti gli altri sostituti ossei oggi sul mercato. Per l’impiego chiururgico, il legno viene ovviamente sottoposto «a un processo di produzione unico che lo trasforma in sostituto biomimetico, preservando al contempo la sua architettura naturale di porosità».

Tecnologia all’avanguardia

«La tecnologia green di questo prodotto – spiegano da GreenBone Ortho – permette la produzione in qualsiasi dimensione e forma per risolvere i problemi e le esigenze mediche affrontate quotidianamente nelle procedure con innesti ossei da parte dei chirurghi ortopedici; b.Bone presenta inoltre il vantaggio di poter essere modellato dai chirurghi stessi per ottenere il miglior adattamento nel difetto osseo da curare». A partire da giugno il nuovo dispositivo sarà distribuito in Italia da Abiogen, il cui general manager Roberto Antonini spiega che potrà essere impiegato per «riparare i difetti ossei derivati da eventi traumatici o indotti chirurgicamente quali il tumore osseo benigno, il trattamento di pseudoartrosi complesse e altre mancanze di tessuto osseo nella chirurgia ortopedica. Tutte condizioni molto difficili da trattare nella pratica ortopedica. Con b.Bone – conclude – sarà infatti possibile consentire a queste tipologie di pazienti di evitare possibili conseguenze post-operatorie, di ritornare più velocemente alla vita normale, con il proprio osso completamente rigenerato, riducendo in modo significativo l’assistenza sanitaria ed i costi sociali collegati».

9 Maggio 2022
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