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4:05 pm, 4 Maggio 22 calendario

La Ue si spacca sull’embargo del petrolio russo

Di: Redazione Metronews
embargo del petrolio
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Europa divisa sull’embargo del petrolio russo. Ungheria, Slovacchia e Bulgaria bloccano il sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca presentato dalla Commissione Ue, che prevede lo stop all’import di greggio entro sei mesi e dei prodotti raffinati entro un anno. Gli Stati membri dell’Unione europea hanno chiesto «più tempo» per esaminare il nuovo pacchetto di sanzioni. È quanto si apprende da fonti europee. Nella riunione di oggi, gli ambasciatori Ue non hanno potuto dunque approvare il pacchetto «avendo avuto poco tempo per esaminarlo». Ma a bloccare le nuove misure sono in particolare Ungheria e Slovacchia – alle quali si è aggiunta anche la Bulgaria – che chiedono di essere esentate dall’embargo al petrolio russo, dal quale sono fortemente dipendenti. L’eventuale applicazione di un’esenzione per singoli Stati membri, però, potrebbe costituire un pericoloso precedente che può minare la compattezza dell’azione europea.

Divide l’embargo del petrolio

«Abbiamo iniziato con il carbone, ora affrontiamo la nostra dipendenza dal petrolio russo – ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, all’europarlamento – sia chiaro: non sarà facile. Alcuni Stati membri dipendono fortemente dal petrolio russo. Ma dobbiamo semplicemente lavorarci sopra». «Vietare le importazioni di petrolio dalla Russia sembrava troppo difficile fino a poche settimane fa, ma oggi lo stiamo facendo» e «garantiremo di andare avanti in modo coordinato, per avere con noi ogni singolo governo. Come sappiamo, questo compito non è facile», ha ammesso anche il vice presidente della Commissione europea, Maros Sefcovic. «Questo nuovo pacchetto di sanzioni è davvero di vasta portata, e comprende il petrolio russo, le principali banche, i canali di propaganda e gli individui. Confido che gli Stati membri accetteranno rapidamente di mettere in atto queste misure. Stiamo anche elaborando un piano per sostenere la ripresa dell’Ucraina», ha aggiunto il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. È quasi impossibile sostituire le esportazioni di petrolio russo all’Unione europea, ha precisato invece il segretario generale dell’Opec, Mohammad Barkindo. A causa delle sanzioni, ha detto, il mondo potrebbe subire una perdita di esportazioni petrolifere russe fino a 7 milioni di barili al giorno. «Sarebbe quasi impossibile compensare una perdita di questa portata», ha affermato Barkindo.

4 Maggio 2022
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