Rush finale, tra Milan ed Inter una volata al cardiopalma

Milan-Inter: una volata scudetto al cardiopalma. I conti sono presto fatti: i rossoneri di Stefano Pioli hanno un vantaggio di 2 punti in classifica.  I campioni d’Italia in carica di Simone Inzaghi devono adesso  rincorrere, dopo la sconfitta choc di mercoledì scorso nel recupero di Bologna. E contemporaneamente devono sperare in una frenata dei cugini. Questione di dettagli insomma: in queste condizioni tutto può succedere. Domenica, per esempio, con il punteggio piantato sullo 0-0, solo un errore del portiere Viola Terracciano ha aperto ad una manciata di minuti dalla fine le vie del gol a Leao.

Tagliato fuori dalla lotta scudetto – non senza polemiche interne – il Napoli di Spalletti, lontano oggi di 7 punti dalla vetta. Le speranze di scudetto, sotto il Vesuvio, sono tenute in vita artificialmente solo dall’aritmetica.  Mancano infatti 3 giornate alla conclusione del campionato e i punti in palio sono 9. Al Milan, per tagliare il traguardo da primo, bastano 2 vittorie e un pareggio. In questo caso infatti, seppure l’Inter dovesse vincere le ultime tre gare, le due squadre si ritroverebbero appaiate a 84 punti. Ma la banda Pioli si aggiudicherebbe il campionato in virtù del maggior numero di punti negli scontri diretti (risultati: 1-1 e 2-1 per il Milan).

Finale al cardiopalma tra Milan ed Inter

Il calendario non è mai democratico. E c’è chi è più fortunato. Il Milan per esempio dovrà disputare 2 gare in trasferta e soltanto una in casa. Domenica, al Bentegodi, sfida al Verona. Poi match interno al Meazza contro l’Atalanta. Poi gran finale a Reggio Emilia contro il Sassuolo. L’Inter ha la strada in pendenza. Almeno sulla carta. Perché? Potrà giocare due volte davanti ai propri tifosi e una volta in trasferta: nell’anticipo di venerdì ospiterà l’Empoli.  Poi sarà di scena a Cagliari, quindi finale mozzafiato in casa contro la Sampdoria.